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La figlia di Elena Ceste scrive ai nonni: “Grazie per tutto ciò che fate”

Elisa Buoninconti, figlia di Michele e di Elena Ceste, oggi ha 19 anni, ha conseguito il diploma in ragioneria all’istituto Einaudi di Alba e da qualche mese lavora presso un’azienda per aiutare i nonni. Proprio per parlare di aiuto e di ringraziamenti per tutto ciò che lei e i tre fratelli minori hanno avuto dall’omicidio della madre, Elisa ha scritto una lettera all’associazione di Asiti “Amis d’ la Pera”. Una missiva che, come racconta Giallo, è stata scritta in occasione delle festività natalizie. L’associazione nel 2018, infatti, aveva consegnato un assegno di 30 mila euro ai genitori di Elena Ceste, Franco e Lucia, nonni materni di Elisa.

Carissimi soci, amici, è passato ormai un anno dalla commovente serata in cui ci siamo incontrati e abbiamo scambiato gli auguri di natale, serata in cui la vostra associazione ci ha consegnato la somma raccolta dalla vostra lodevole iniziativa. Una vera e grande dimostrazione di solidarietà espressa nel modo più ampio da tante persone che si sono strette attorno a noi, grazie al vostro impegno“.

Elisa nella lettera scrive di voler aiutare economicamente i nonni per la crescita sua e dei tre fratelli, tutti ancora a scuola, perché sa quanti e quali sacrifici sono stati necessari per portare avanti la famiglia. Ricordiamo, infatti, che Michele Buoniconti, come confermato sal signor Franco, non ha mai versato nulla per il mantimento dei ragazzi.

“R., 17 anni – scrive ancora la 19enne – frequenta la quarta superiore all’Einaudi di Alba, come perito elettromeccanico. Anche lui è quasi alla fine del suo percorso di studi, che lo porterà verso il mondo del lavoro. Mio fratello G, 15 anni, da quest’anno frequenta L’Einaudi di Alba, come perito elettronico-informatico con un ottimo profitto scolastico e impegno … La mia “piccola sorellina” A., 12 anni: anche lei da quest’anno è iniziato un maggior impegno scolastico, iniziando a frequentare la scuola media, e gli impegni correlati legati alla scuola”.

Una famiglia che, quindi, cerca di andare avanti, di trovare il modo per condurre una vita “serena” nonostante il grande dolore che tutti con cui sono costretti a convivere.

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