Da oggi la preside è Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito, motu proprio, trentadue onorificenze al Merito della Repubblica italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarieta’, nel soccorso, nella cooperazione internazionale, nella tutela dei minori, nella promozione della cultura e della legalita’, per le attivita’ in favore della coesione sociale, dell’integrazione, della ricerca e della tutela dell’ambiente. Lo riferisce una nota del Quirinale. Il presidente Mattarella ha individuato, tra i tanti esempi presenti nella societa’ civile e nelle istituzioni, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani. Tra questi c’è Rosalba Rotondo, preside di Scampia.
Rosalba Rotondo, 61 anni (Scampia – NA), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua totale dedizione alla formazione delle giovani generazioni all’insegna della tutela del diritto allo studio e della piena inclusione delle minoranze” Preside dell’Istituto comprensivo di Scampia Ilaria Alpi – Carlo Levi che, tra elementari e medie, conta oltre 250 ragazzi Rom. In un territorio difficile, Rotondo e’ in prima linea nel contrasto alla devianza giovanile e nella fattiva costruzione di un percorso di reale inclusione sociale. La scuola e’ conosciuta per la sua esperienza di piani etno-didattici ed educativi per gli studenti Rom.
E’ stata anche riconosciuta dalla Comunita’ europea e dal Consiglio d’Europa quale sede di una “Legal Clinic JustRom”, servizio legale volto a tutelare la popolazione Rom, ed in particolare le donne, in un’ottica di antidiscriminazione razziale. Forte di questi riconoscimenti e grazie alla sinergia con le associazioni territoriali, in occasione dello sgombero del campo Rom di Giugliano del maggio 2019, la Preside Rotondo ha dato un importante contributo per garantire il diritto all’istruzione di cento tra bambini e ragazzi Rom che erano stati sgomberati dal campo. Ha iscritto questi ragazzi a protocolli di “fortificazione scolastica” per consentire loro, attraverso lezioni pomeridiane, di frequentare la scuola e conseguire un progressivo allineamento con gli altri compagni.
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