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Giuseppe trucidato sotto casa, fondamentale la testimonianza della figlia di 10 anni

L’allarme è stato dato da alcuni vicini che hanno sentito le urla dei parenti. Giuseppe Avventurato, 45 anni, è stato ucciso sotto casa. I killer hanno esploso tre colpi d’arma da fuoco. Un vero e proprio agguato, un’esecuzione: due proiettili destinati al corpo ed uno alla testa.

L’omicidio è avvenuto ieri nel tardo pomeriggio ad Acerra, località dell’area Nord in provincia di Napoli. Gli inquirenti sono al lavoro per individuare movente e soprattutto i responsabili dell’omicidio. Le prime piste battute dagli investigatori portano all’ipotesi camorristica.

Avventurato potrebbe essere stato ucciso per una pax ormai rotta volta al controllo delle attività illecite nella cittadina. Nello specifico la gestione del traffico e lo spaccio di stupefacenti. Secondo quanto riportato da Cronache della Campania, una svolta per le indagini potrebbe accadere grazie a due elementi.

Il primo è relativo alle immagini registrate dalle telecamere di video sorveglianza poste nella zona. Il secondo, quello più delicato, riguarda le possibili testimonianze delle persone presenti nel momento in cui è scattato il raid mortale.

Tra queste ci sarebbe la figlia della vittima che ha solo 10 anni. Già in passato la famiglia Avventurato è stata colpita dalla furia omicida della camorra. Era il 1988 e a perire sotto i colpi dei criminali furono Domenico Avventurato e il fratello, rispettivamente padre e zio di Giuseppe. Invece, lo scorso febbraio, è stato ucciso – sempre sotto casa – Vincenzo Mariniello fratello del boss Gennaro.

Giuseppe trucidato sotto casa, fondamentale la testimonianza della figlia di 10 anni