Ora stop ai tagli alla cultura. La cultura riempie l'anima. Conte: “È uno dei teatri più belli al mondo”. Oops, vorrà dire nel più bello del mondo
Ho visto la Madonna. Anche se vestita di nero. No, non quella apparsa a Salvini, ma in carne ed ossa. Bionda, bella, inavvicinabile. Tutti allungavano la mano, volevano toccarla. Era intimidita ma non troppo. Era la sua prima “apparizione” in pubblico. La folla sgomitava per vederla da vicino.
Con passo felpato, dietro di lui ( non al suo fianco), varca la soglia del San Carlo. E così che Olivia Paladino, fidanzata fantasma ( almeno per la presse) del premier Conte si presenta alla serata di beneficenza della Fondazione Scudieri per i bambini in necessità. Seratona di gala e sulla coppia arriva la “benedizione” del sindaco De Magistris, del governatore De Luca, e soprattutto dei padroni di casa Paolo e Achille Scudieri.
Achille, l’occhio blu più limpido di Napoli, in tutti i sensi. Neo papà di una paffutella di 10 mesi (peccato per le pretendenti!). Da 3 generazioni “ambasciatori” di quel low profile che ha reso grande la loro azienda meccanica nel mondo. Sempre attenti al Made in Sud, tanto da rilevare il brand storico artigianale di pelletteria Tramontano.
Padre e figlio, anima e core della Fondazione che porta il loro nome e provvede a fornire strutture specializzate nelle cure dei bambini negli ospedali da un angolo all’altro del pianeta, dal Santobono a quelli in Brasile. Perché ricorda il cavaliere del lavoro Paolo Scudieri: “Tutti i bambini del mondo che soffrono sono uguali”. E poi arriva lui, Claudio Baglioni, l’arci/star, da solo, senza band. Si giustifica: “Gli altri sono a riposo. Intendo in una casa di riposo … “.
Lui resiste, inossidabile, un’ora di recital, ogni canzone un colpo al cuore. Questo piccolo grande amore languisce la prima uscita della first lady in erba. Ancora un sussulto quando CB attacca Malafemmina…. e poi esaudisce il suo debito con il San Carlo. Senza microfono, senza orchestra lancia un paio di acuti degni di un tenore. Serata unforgettable, il condottiero Riccardo Ferrero che non ha perso l’aplomb neanche al ritardo del premier in volo da Como.
Cala il sipario, tutti nel foyer a fare “lobbing”, tra sformati fumanti e sfogliatelle, tutte “Eccellenze campane”, brand gustoso di famiglia (Scudieri). Bollicine e brindisi con Giuseppe Morsillo, Presidente centro italino ricerche aerospaziali, Marta Cotugno, la stilosa vicepresidente di Aidda, Amedeo Manzo, Presidente Bcc Napoli, Norberto Salaza ingegnere spaziale e la fashionista Alessandra Barbaro.
Pagella da 10 lode per la padrona di casa Emmanuela Spedaliere, responsabile delle relazioni istituzionali del Massimo, avvolta in un abito a sirena vintage che faceva molto Balenciaga. La mise suggerita dal genero, architetto geniale Giuliano dell’Uva.
L’assessore alle politiche giovanili e alla creatività, Alessandra Clemente, non si dimentica la sua missione e indossa un abito scultura realizzato dagli allievi di Isabella d’Este Caracciolo, un’accademia di stile e di moda. Era in seta di San Leucio impreziosito da applicazione di corallo di Torre del Greco. Che chiccha!
Chi scrive invece ha optato per un look optical, bianco e nero, con cerchietto velina realizzata dallo stilista Alessio Visone e camicia chiffonosa e lunghi guanti di velo griffati Ermanno Scervino. Ah, dimenticavo, al fianco del direttore de Il Roma, Antonio Sasso, sfoggiavo anche la pochette era una B.B. bizantine bag con chiusura ottomana, edizione limitata. Ca va sans dire. Come tutta la serata, d’altronde.
FB official Januaria Piromallo
