Il gigante di Fuorigrotta in origine si chiamava Stadio del Sole
E’ un compleanno speciale quello che si celebra oggi a Napoli. Lo Stadio San Paolo, tempio del calcio napoletano, compie 60 anni. Una storia lunga quello dell’anfiteatro del calcio che ha origine, appunto, il 6 dicembre del 1959 quando fu inaugurato con uno storico scontro tra Napoli e Juventus finito 2-1 per i padroni di casa.
Da Stadio del Sole a Stadio San Paolo
L’impianto di Fuorigrotta non ha sempre avuto questo nome. In origine, infatti, il nome era Stadio del Sole. Un nome fortemente evocativo e descrittivo della città acclamata come paese del sole anche in campo artistico musicale. Il battesimo a San Paolo avvenne solo nel 1963. Secondo la leggenda, San Paolo avrebbe raggiunto l’Italia sbarcando dopo un naufragio proprio a Fuorigrotta.
La costruzione dell’impianto sportivo
Lo Stadio del Sole nacque dopo la Seconda Guerra Mondiale quando si palesò la necessità di una struttura sportiva per ospitare il calcio Napoli. Gli alleati avevano bombardato la struttura precedente e quindi la rosa fu costretta a trasferirsi all’Arturo Collana al Vomero. La zona, però, non era facilmente raggiungibile e l’impianto non era atto a contenere la moltitudine di tifosi che la domenica lo affollavano. Fu così che il Comune di Napoli scelse Fuorigrotta, un quartiere in rapida crescita e a forte urbanizzazione. Carlo Cocchia, architetto, preparò i progetti e nell’aprile del 1952 iniziarono ufficialmente i lavori. Conclusi nel 1959.
All’architetto Carlo Cocchia si deve anche la costruzione della Stazione Centrale ma anche della Mostra d’Oltremare, il Rione Stella Polare o, ancora, il Nuovo Policlinico.
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