Voce di Napoli | Navigazione

Crollo viadotto in Liguria, allarme per i ponti in Campania, dopo le forti piogge aumentano i rischi

Il crollo del viadotto sull’A6 nel Savonese, in Liguria e la chiusura temporanea per ventiquattro ore di un tratto dell’A26 nel tratto compreso tra l’allacciamento con l’autostrada A10 e lo svincolo di Masone, zona ligure, hanno riacceso l’attenzione sulle condizioni dei cavalcavia in Italia. La situazione è critica anche in Campania, dove ci sono numerosi viadotti che avrebbero bisogno di interventi strutturali, ulteriormente deteriorati dagli ultimi violenti fenomeni atmosferici.

E’ passato più di un anno dal crollo del Ponte Morandi, incidente in cui morirono 43 persone e governatori e sindaci di gran parte d’Italia, oggi, denunciano la situazione di immobilità in cui versano le operazioni di messa in sicurezza dei passanti considerati a rischio.  A tuonare di più è la voce del governatore della Liguria, Giovanni Toti: “Per un anno 4 mesi non si è fatto assolutamente niente. Penso che Aspi in questo tempo avrebbe dovuto lastricare d’oro quei viadotti perché ne aveva il tempo e le possibilità e non aspettare a muoversi quando la procura glielo ha chiesto. Oggi dobbiamo rassicurare i cittadini da una psicosi che si sta diffondendo e sta bloccando completamente questo Paese“.

LEGGI ANCHE: CROLLO PONTE MORANDI, IL RICORDO PER LE VITTIME DI TORRE DEL GRECO

E allarmi arrivano anche dalla Campania, dove la situazione di autostrade, strade e viadotti presenta criticità in tutte le province. Criticità che si acuiscono anche a seguito dei forti temporali che si verificano negli ultimi tempi. Proprio ieri Salvatore Minicozzi, responsabile del servizio Viabilità nella provincia di Benevento, ha condiviso alcune immagini preoccupanti sul tratto di strada Cerreto-Cusano Mutri, dove c’è stata una caduta massi lo scorso 5 novembre, che costrinse alla chiusura immediata della strada. “Gli scatti riguardano solo una parte dell’enorme quantità di pietrame e tronchi d’albero pericolanti sul versante che ha rischiato di invadere la Strada provinciale. Molte reti di protezione hanno in tutto o in parte ceduto e quindi la minaccia è ancora concreta. Oggi ci sarà un altro sopralluogo per decidere il da farsi“, questa la sua denuncia.

Si tratta di una criticità che riguarda un gran numero di strade e viadotti di Italia, nella giornata di lunedì anche l’Unione delle Provincie italiane ha fatto sentire la sua voce, il presidente Michele De Pascale, ha denunciato: “Nell’agosto del 2018, all’indomani della tragedia del ponte Morandi, ci venne chiesto un monitoraggio urgente sugli oltre 30mila ponti, viadotti e gallerie in gestione. In poche settimane consegnammo al ministero delle Infrastrutture un quadro da cui emergeva la necessità di intervenire su 5.931 strutture, su cui avevamo già pronti i primi progetti, e di procedere con indagini tecnico diagnostiche urgenti su 14.089 opere. Ma nulla è stato fatto“.

A seguito del tragico crollo del Ponte Morandi, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) fece un elenco dei ponti ritenuti a rischio in Italia e in Campania illustrò i seguenti:

  • Viadotto Manna, Ariano Irpino
  • Ponte alla foce del fiume Sele SP 175
  • A2, Viadotto Castellammare
  • Salerno, viadotto Gatto
  • Vietri, Viadotto Vietri
  • Napoli, Ponte di Carmiano tra S. Maria la Carità e Gragnano
  • Castellammare, viadotto San Marco
  • Atripalda (AV), Via Ferrovia, cavalcavia della SS7