Tangenziale bloccata, città paralizzata e polemiche politiche che lasciano il tempo che trovano. Giorni di caos a Napoli per le verifiche di stabilità del viadotto Capodichino dopo un rapporto degli esperti decisamente allarmante.
Da una parte il presidente di Tangenziale Spa, Paolo Cirino Pomicino, ex ministro della Democrazia Cristiana, che suggerisce al sindaco di riaprire il lungomare per alleggerire il traffico in città. Dall’altra Luigi de Magistris e il suo assessore Mario Calabrese (Infrastrutture e Trasporti) che lamentano il ritardo della comunicazione dei lavori da parte della società che gestisce la Tangenziale.
Polemiche a distanza che vanno solo a infierire sulla vita quotidiana dei napoletani, tra i pochi a pagare il servizio offerto dalla Tangenziale e a ritrovarsi, da lunedì scorso, in una situazione del genere che andrà avanti per le prossime settimane. Non è ancora chiaro quando saranno ultimati gli accertamenti. Anche in questa circostanza il presidente Pomicino è stato poco chiaro. Alla Radiazza ha parlato di 7-8 giorni, in un’intervista a Il Mattino si è addirittura arrivati a 20 giorni.
“Trovo vergognoso che il Comune di Napoli non sia stato preventivamente informato da Tangenziale di Napoli dell’intervento lungo il viadotto Capodichino. Io l’ho saputo tramite una telefonata solamente lunedì. Da quanto tempo erano programmati questi lavori? E’ la prima volta che accade una cosa del genere”. Così l’assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti del Comune di Napoli Mario Calabrese ai microfoni de “La Radiazza” sul caos in tangenziale generato dai restringimenti lungo il viadotto Capodichino per alcune verifiche strutturali.
“Il presidente Pomicino ha parlato di riaprire via Caracciolo? Una boutade, che non è basata su alcun dato trasportistico. Piuttosto sarebbe stato più corretto evitare di far pagare il pedaggio, lasciando aperti i caselli e favorendo il deflusso in uscita delle automobili. Tra l’altro mi chiedo i soldi dei pedaggi dove vadano a finire, tenendo conto che poi si verificano disagi di questo genere”.
“Le carenze sul piano della comunicazione da parte di Tangenziale di Napoli stanno creando gravi problemi a tutti i napoletani – affermano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il conduttore de “La Radiazza” su Radio Marte Gianni Simioli –. Non è accettabile che la società che gestisce un’arteria che è vitale nella circolazione cittadina si comporti in tal modo, limitando la comunicazione alle poche righe del comunicato stampa apparso sul sito. Tra l’altro, come ha giustamente affermato l’assessore Calabrese, sarebbe stato corretto evitare di far pagare il pedaggio e lasciare aperti i caselli. Ieri Pomicino ha detto che sarebbe servito un interessamento del Comune di Napoli o della Regione in questo senso, oggi apprendiamo che l’assessore competente dell’amministrazione comunale è stato informato solo ieri mattina, a cose fatte. Un’altra brutta pagina di una situazione che finora è stata gestita malissimo”.
