E’ riuscito a neutralizzare calci e pugni sferrati da un uomo che pochi secondi prima aveva rimproverato invitandolo a non alzare la voce nel Pronto Soccorso dell’ospedale San Paolo di Napoli. Vittima un medico finito nel mirino dell’ennesimo aggressore nella notte tra sabato e domenica solo per aver ricordato all’uomo di rispettare le altre persone presenti, evitando di urlare nei locali di un ospedale.
Una ramanzina che non è piaciuta all’aggressore che ha reagito con violenza provando a colpire il professionista con calci e pugni, tutti neutralizzati. “Ancora una volta – commenta il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro – mi trovo ad esprimere solidarietà, personale e dell’intera Azienda, ad uno dei nostri medici vittima di aggressione. Quanto avvenuto all’Ospedale San Paolo è il segno di un’ormai dilagante mancanza di senso civico. Altro aspetto drammatico è che la bestialità di pochi ricade sulla qualità assistenziale dei più”.
L’ultima aggressione all’ospedale San Paolo si è verificata una settimana fa. “Manca il rispetto per la persona e per il lavoro altrui – conclude Verdoliva -. Chi aggredisce un medico dimentica che il vero e unico nemico è la malattia”.

