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Dalla fuga all’ospedale, ricoverato l’evaso di Poggioreale: a “tradirlo” gli amici di strada

Robert Lisowski è ricoverato all’ospedale Cardarelli di Napoli. Il detenuto evaso domenica 25 agosto e acciuffato dagli agenti della Squadra Mobile di Napoli dopo circa 36 ore mentre camminava in strada sul Corso Garibaldi, nel raggio di un chilometro dal carcere di Poggioreale, è stato condotto nell’ospedale partenopeo per curare le ferite a una gamba riportate mentre scavalcava il muro di cinta del penitenziario con l’aiuto di una corda ricavata dall’unione di più lenzuola.

L’uomo, claudicante, non è riuscito ad allontanarsi troppo dalla zona del carcere. Quando i poliziotti lo hanno trovato ha chiesto loro un po’ d’acqua prima di arrendersi senza opporre alcun tipo di resistenza. Era esausto, probabilmente a causa della ferita riportata alla gamba. Sono state tante le segnalazioni giunte, anche da parte di suoi conoscenti che dopo averlo avvistato hanno avvertito gli investigatori consentendo alle forze di polizia di essere più precise nelle ricerche.

In queste ore è piantonato in ospedale dagli agenti di polizia penitenziaria. Proseguono intanto le indagini per identificare eventuali complici di Lisowski, che dovrà rispondere del reato di evasione oltre a quello di omicidio in seguito all’arresto nel dicembre del 2018. E’ ritenuto responsabile dell’omicidio del collega e muratore ucraino Iurii Busuiok, ucciso la notte del 1 dicembre all’esterno di un locale di via Mario Pagano frequentato da immigrati dell’Est Europa. Iurii era intervenuto per sedare una lite nata tra Lisowski, una donna che importunava e il fidanzato di quest’ultima. Fu proprio la donna a chiedere a Iurii di intervenire in sua difesa.

Il 36enne ucraino provò a fare da paciere ma Roberto Lisowski, completamente ubriaco, tirò fuori il coltello di cui era in possesso e sferrò più coltellate. Esattamente tre. Una alla giugulare, una al cuore e una alla mano. Fendenti che non lasciarono scampo a Iurii.