Spuntano nuovi video sui dettagli dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. I Carabinieri li hanno recuperati nell’ambito dell’inchiesta, visionando diversi filmati delle telecamere situate nella zona del delitto. Nuovi fotogrammi che ricostruiscono i movimenti dei due americani, ma nulla sulla colluttazione.
Intanto nella stanza d’albergo di Lee Finnegan Elder e Christian Gabriel Natale Hjorth è stato trovato un secondo coltello. Al momento risulta non utilizzato, come riporta il Corriere.it. Punti oscuri riguardano soprattutto la figura di Brugiatelli, il mediatore tra il pusher e i due americani e di fatto colui che ha attivato le azioni che hanno condotto poi all’omicidio. Per quale motivo un uomo in combutta con uno spacciatore avrebbe dovuto chiamare le forze dell’ordine? I due americani avevano preso lo zainetto chiedendo in cambio 80 euro e un grammo di cocaina. Pare strano però che per questo scambio l’uomo si sia potuto rivolgere alle forze dell’ordine.
Dubbi emergono sul pronto intervento di diversi militari per aiutare Brugiatelli, di cui sarebbe stata intuibile la figura data la zona e le azioni compiute. In ogni caso in molti si adoperano per il 47enne romano, avvengono diverse telefonate, solo una registrata. Si fissa l’incontro con gli americani in zona Prati e allo scambio si recano Mario Cerciello Rega e Andrea Varriale. Da quel momento in poi avviene l’aggressione. Altro punto oscuro. Cerciello non ha la pistola d’ordinanza, lo scambio non avviene tra Brugiatelli e i due turisti come sarebbe dovuto accadere. Due militari vengono rapidamente sopraffatti dai due americani, Cerciello viene colpito con 11 fendenti e muore, Varriale non riesce nemmeno a sparare un colpo in aria. Una storia finita nel peggiore dei modi, ricca di punti oscuri e stranezze tutte ancora da chiarire.