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“Non fare il napoletano”, la replica di una donna al titolare di un lido di Gaeta: “Senza di noi fate la fame”

Ha raccolto numerosi like e condivisioni la risposta fornita da una donna napoletana al gestore di uno stabilimento balneare di Gaeta, comune in provincia di Latina, che ha rivolto a un cliente l’invito a “non fare il napoletano” in quanto ha provato, scherzosamente, a superare la fila per la cassa.

Un lunga ramanzina pubblicata poi in diversi gruppi social della città di Napoli dove la donna ha invitato il titolare del lito “a una breve riflessione”. “Il tuo lido – si legge – ha 260 posti auto, ma uno per disabili, la legge ne prevede uno ogni 20 posti auto, i bagnini vengono sottopagati e fanno gli spiaggini che accompagnano i clienti agli ombrelloni, allontanandosi dalla loro postazione. I gatti vanno e vengono dalla cucina del ristorante, noleggi i pedalò senza fare mai uno scontrino, al bar segni su di un quaderno le consumazioni senza fare uno scontrino, non hai la cassetta di pronto soccorso e camerieri a nero”.

Poi l’affondo: “E già non bisogna fare i napoletani. Gli stessi napoletani che ti hanno fatto fare i soldi e non altro (l’espressione utilizzata dalla donna era alquanto forte, ndr), in quanto i Gaetani e Formiani non vanno nei lidi a pagamento, sei stato fortunato ad avere un pezzo di spiaggia, tra l’altro pagando concessioni a prezzi ridicoli. Quindi se finiamo di fare i napoletani, tu fai la fame

Poi aggiunge: “Già so cosa vi chiederete, lui cosa ha detto? Non una parla, ancora più vigliacco”. Per poi concludere con l’invito ai napoletani in vacanza nella zona a “non lasciare neanche uno spicciolo così forse non diranno più “non fare il napoletano, ma non fare il Gaetano”.

Un post che ha raccolto, come detto, condivisioni e commenti di appoggio. C’è però chi ha sottolineato alla donna di denunciare alle forze dell’ordine eventuali carenze igienico sanitarie, la presenza di lavoratori in nero e la mancata consegna della ricevuta fiscale. Altri si sono invece dissociati dalla “ramanzina” sottolineando gli ottimi rapporti esistenti tra napoletani e gaetani. Commenti arrivano anche dai residenti del comune laziale che condannano l’espressione pronunciata dal proprio concittadino ma allo stesso tempo ricordano che anche loro “vanno nei lidi a pagamento”.