Punta su possibili testimoni e sulle telecamere di videosorveglianza la difesa del 19enne americano Finnegan Lee Elder, reo confesso dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega avvenuto nelle settimane scorse a Roma.
Lee ha spiegato ai suoi legali di essersi difeso perché “avevo paura che Cerciello potesse strangolarmi, non sapevo che fosse un carabiniere”. Una versione che mira a giustificare, almeno in parte, quanto accaduto durante la colluttazione con il carabiniere, quando Lee ha tirato fuori il suo coltello da marine rifilando ben 11 coltellate ai fianchi e al cuore del vicebrigadiere di Somma Vesuviana (Napoli).
Gli avvocati di Elder “non escludono, aldilà delle persone direttamente coinvolte, possano esserci dei testimoni che possano aiutare a chiarire la vicenda”. “Ci auguriamo che la Procura riesca ad acquisire tutte le immagini della videosorveglianza in strada – ha spiegato l’avvocato Roberto Capra – , affinchè venga fatta piena luce sul caso”.
Parole che arrivano dopo quelle pronunciate dai legali della famiglia Elder direttamente da San Francisco negli Stati Uniti. Nel corso di una conferenza stampa tenuta davanti alla casa della famiglia americana, l’avvocato Craig Peters ha dichiarato: “E’ spiacevole, anche se comprensibile, che si sia giunti velocemente ad una valutazione di questo caso. La politica e i media sono divisi. Invece noi percepiamo unitamente sia la tragedia della morte di Rega, sia il fatto che Finnegan sia stato condannato ingiustamente. La verità venga fuori e nostro figlio torni presto a casa. Abbiamo l’impressione che l’opinione pubblica abbia avuto un resoconto incompleto della verità degli eventi”.
Gli stessi genitori di Elder hanno assistito alla lettura della nota, al termine della quale il legale non ha accettato domande. “Continuiamo ad avere la famiglia Cerciello nei nostri pensieri e preghiamo per loro in questo difficile momento”, ha anche aggiunto l’avvocato. Sulle dichiarazioni degli Elder è poi intervenuto il ministro del’Interno, Matteo Salvini, per il quale “l’unica verità evidente e’ che, con undici bestiali coltellate, un criminale ha ammazzato un figlio, uno sposo, un fratello, un Italiano di 35 anni. Galera. Punto”.