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“Noi non crolliamo”, il padre di Giovanni Battiloro e la battaglia verso la verità: “Colpevoli in galera”

Proprio oggi, dopo il definitivo abbattimento degli ultimi pilastri del ponte Morandi nella città di Genova, da Torre del Greco arriva il messaggio “Noi non crolleremo Giovanni, la nostra voglia di verità non crollerà“. E’ Roberto Battiloro, padre di uno dei quattro ragazzi vittime del crollo del ponte, che annuncia che la sua battaglia verso la verità continuerà.

Il 14 agosto 2018, i quattro ragazzi della città vesuviana si trovavano in auto verso Nizza, dove li aspettava il fratello di uno di loro, il loro viaggio li avrebbe portati poi a Barcellona per proseguire le vacanze estive. Un viaggio che non è mai stato fatto, perché i giovani stavano attraversando il ponte proprio nel momento in cui ha ceduto, travolgendoli giù nelle macerie, dalle quali non sono usciti vivi.

In occasione dell’addio agli ultimi pezzi del relitto del ponte M0randi, il padre di Giovanni dichiara a Il Mattino che non avrà pace fino a che non si troveranno i colpevoli: “Noi non crolleremo Gio’, nessuna vincita economica, nessun rimborso ci allontanerà’ dalla nostra ricerca di fare verità, urlare il bisogno di avere giustizia per te e per le altre 42 vittime. Noi siamo la testimonianza di un ponte che non crollerà, resterà in piedi sino alla fine, fino a quando gli uomini che ti hanno ucciso non marciranno in galera, colpevoli di strage cosciente“.

I quattro giovani, Giovanni Battiloro, Matteo Bertonati, Gerardo Esposito e Antonio Stanzione sono solo alcune delle 42 vittime del viadotto ligure. Tutti i familiari chiedono giustizia definitiva, non si accontentano del risarcimento economico che non gli ridarà indietro i loro figli.