Da una parte le strade pulite minuziosamente per l’arrivo di papa Francesco, dall’altra i cumuli di rifiuti che continuano a invadere le periferie di Napoli. Da via Petrarca a Posilipo a via Giorgio de Grassi a Pianura sono meno di 10 chilometri ma lo scenario è completamente diverso. Da una parte i lavoratori socialmente utili per “bonificare” la strada che ha percorso in mattinata il pontefice argentino dall’altra la spazzatura che invade intere aree del quartiere presente nell’area occidentale della città.
Napoli da due volti in questa situazione di emergenza rifiuti dovuta alla manutenzione e ai guasti di alcuni impianti Stir. Nonostante le rassicurazioni dei giorni scorsi di sindaco, assessore all’Ambiente e presidente di Asìa (nell’ordine Luigi de Magistris, Raffaele Del Giudice e Francesco Iacotucci), le difficoltà non sono ancora rientrate e con le Universiadi alle porte la situazione rischia di prolungarsi oltremodo.
Dopo la protesta di alcuni residenti del quartiere Pianura, che giovedì sera hanno gettato in strada cumuli di rifiuti che da circa 10 giorni stazionavano ai margini della carreggiata rendendo l’aria irrespirabile, e l’intervento nella notte degli operatori di Asìa per ripristinare la situazione, questa mattina la IX Municipalità ha lanciato un appello social alla cittadinanza per ribellarsi alla trasformazione del quartiere in una “mega-pattumiera”.
Il parlamentino di Soccavo-Pianura ha dato vita all’hashtag #rispettoperleperiferie, accompagnato da una significativa immagine che ritrae alcuni momenti della protesta che ieri ha messo a soqquadro alcune strade del quartiere Pianura. La Municipalità punta il dito contro l’amministrazione comunale e contro Asìa che ormai non sono più in grado di garantire con continuità il prelievo dei rifiuti, penalizzando ulteriormente le periferie.
“Mentre in alcune zone della città sembrano non risentire dell’emergenza rifiuti in atto – spiegano i componenti della Giunta del nono parlamentino – a Soccavo, a Pianura, ma anche a Secondigliano, a Scampia, a San Pietro a Patierno, a Barra o a Ponticelli i cittadini sono alle prese con le montagne di rifiuti che rendono l’aria irrespirabile e accrescono di ora in ora il rischio igienico-sanitario. In questi anni il Comune di Napoli non è stato in grado di fornire una risposta concreta al problema dei rifiuti, tutto è stato demandato agli Stir e al Termovalorizzatore di Acerra. Proprio quest’ultimo – prosegue la IX Municipalità – tra non molto andrà in manutenzione programmata e ci troveremo ad affrontare una nuova emergenza. I cittadini delle periferie sono stanchi di essere trattati come cittadini di serie B. Pretendiamo il rispetto che ci è dovuto. Questa è solo una prima forma di protesta – concludono gli esponenti della Municipalità Soccavo-Pianura – se palazzo San Giacomo si ostinerà a non fornire risposte ai cittadini allora penseremo a proteste ben più eclatanti“.
Sulla vicenda è intervenuto in giornata Raffaele Del Giudice: “Il Comune di Napoli sta dando il suo contributo, come sempre, alla filiera istituzionale per quanto riguarda il periodo di fermo impianto di Acerra. Napoli ha già da tempo attivato un sito attrezzato e predisposto dieci isole ecologiche per incrementare la raccolta differenziata”.
“Abbiamo sollecitato e ottenuto -ha detto Del Giudice – grazie al vicepresidente della Regione Bonavitacola un tavolo regionale per predisporre tutte le azioni necessarie. I sistemi provinciali competenti sono impegnati su tutta le attività, la Regione ha assicurato il coinvolgimento dell’attuale gestore Del termovalorizzatore a contribuire al piano alternativo per il mese di settembre“.
