Grazia Ragozzino è la moglie di Rosario Padolino, il 66enne ucciso da un calcinaccio. La figlia: "Papà ha dato la vita per via Duomo"
Una tragedia che sconvolto l’intera città di Napoli. Rosario Padolino, 66enne del rione Sanità e commerciante, è deceduto a causa di un colpo ricevuto da un calcinaccio. Il pezzo di pietra si è staccato dal palazzo dove la vittima ha il suo negozio.
Sotto choc gli amici e i colleghi. Alcuni di loro, che hanno prestato i primi soccorsi, hanno raccontato gli ultimi attimi trascorsi con Rosario. Poi è arrivato il 118 per la corsa urgente al Cto. Ed è qui che Rosario è deceduto, verso le 12.30.
La sua storia ha rispolverato quelle di Salvatore Giordano e Salvatore Caliano. Il primo è morto a soli 14 anni nel 2014 colpito anche lui da un calcinaccio fuori la Galleria Umberto. Il secondo è deceduto a 21 anni a causa di una caduta mentre puliva un lucernario di un ascensore dello stesso palazzo in via Duomo.
Ma il dolore più grande è ovviamente in seno alla famiglia Padolino. La moglie di Rosario, Grazia Ragozzino ha pubblicato uno struggente post su Facebook che ha ricevuto tantissimi messaggi di affetto e solidarietà.
Rosario avrebbe dovuto operarsi la prossima settimana a causa di una malattia che lo stava perseguitando da tempo. Ma allo stesso tempo era pronto per la pensione dopo un’intera vita dedicata al lavoro. L’obiettivo era quello di godersi i nipotini di cui uno in arrivo.
In tal senso sono anche arrivate le parole di una delle due figlie di Rosario, Rossella Padolino 30enne e fashion blogger. La giovane, come riportato da Il Mattino, ha raccontato di quanto suo padre avesse sempre combattuto contro gli imprevisti della vita riuscendo a diventare un simbolo di via Duomo.
LE PAROLE DELLA MOGLIE –
“L’amore se n’è andato in cielo e non mi ha salutato, sono disperata“.
IL POST SU FACEBOOK –
LO SFOGO DELLA FIGLIA – “Mio padre ha combattuto malattie gravi e le ha sconfitte, ma è stato ucciso dalla fatalità. Era uno dei simboli di via Duomo, ha dato la vita per salvare questa strada dal degrado. Ha dato tanto per tutti, per la famiglia e per tutte le persone che lo volevano bene“.

