Sospesi per 30 giorni due infermieri dell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli e per 10 due sindacalisti per la vicenda relative uno degli episodio in cui sono comparse formiche nel nosocomio partenopea. Queste le sanzioni disposte dall’Asl Napoli 1 Centro. L’episodio contestato risale allo scorso mese di gennaio a settimane di distanza da quello che coinvolse una paziente dello Sri Lanka ricoverata nel reparto di medicina.
Nel dispositivo di sospensione la condotta degli infermieri viene definita come “una condotta collettiva preordinata a futili dimostrazioni in una situazione in cui l’unico soggetto da tutelare era l’ammalato, il quale è stato chiaramente trascurato, seppur per un tempo contenuto, in una situazione di disagio e lesiva della sua dignità personale”. Nella motivazione l’Asl sottolinea anche le conseguenze sull’immagine dell’azienda sanitaria partenopea: “La condotta – si legge – ha anche determinato condizioni tali da rendere concreto il rischio di grave pregiudizio alla credibilita’ dell’Asl Napoli 1 a causa del discredito che da questa vicenda poteva derivarle da parte degli utenti”.
Lo stesso Ciro Verdoliva, pochi giorni dopo il suo insediamento da commissario straordinario alla guida dell’Asl Napoli 1 Centro, parlò di “ipotesi sabotaggio” dietro agli episodi di formiche e blatte all’ospedale San Giovanni Bosco. “Poche ore dopo il mio insediamento mi arriva una telefonata della dottoressa Corvino (direttrice sanitaria dell’ospedale dei Pellegrini, ndr) per dirmi che aveva un video con le blatte nel bagno del pronto soccorso. Appena ho visto il filmato non abbiamo avuto alcun dubbio sul fatto che quelle blatte fossero state messe lì. Ho denunciato tutto alle autorità competenti, staremo a vedere”.

