Un bazar nato negli anni ‘20 grazie a Maria, una donna nativa di Bacoli e di origini contadine, che pensò bene di aprire una bottega per la vendita di fascine, carbone, prodotti della terra, lardo ed altro ancora.
Dal termine bazar di origine araba, per l’inflessione dialettale del luogo, si è giunti ad un francesismo che si è trasformato, appunto, nel nome Sciardac.
Nel corso di un secolo, tantissimi sono stati i cambiamenti, così come diverse sono state le persone che hanno contribuito alla trasformazione di quello che un tempo era un semplice bazar in un luogo gastronomico di eccellenza. Grazie a Tobia Scamardella, figlio di Maria, inizia una prima trasformazione, successivamente, nel 1972, Peppe suo figlio, dapprima come garzone e, in seguito in collaborazione con la moglie, trasformano quella bottega in una rinomata gastronomia della zona.
Da Sciardac, infatti, oltre a poter acquistare prodotti da forno come pane, panini, grissini, tortani, pizze di ogni tipo, conserve, salumi, formaggi, primi piatti e secondi già pronti, in aggiunta ad una vastità di contorni, dal 2015, con l’ampliamento del piano superiore, un tempo abitazione della fondatrice Maria, previa prenotazione, è possibile poter cenare il sabato e la domenica e pranzare la domenica.
Ricette semplici della tradizione contadina, tramandate da madre in figlio, sono il segreto che fanno di Sciardac un posto unico nel suo genere, dove è possibile coniugare genuinità, gusto e tradizione.
Nel frattempo, Tobia, primogenito di Peppe, dopo essersi diplomato all’istituto alberghiero si è appassionato alla pasticceria, specializzandosi nel settore. Una proposta culinaria a 360° quella di Sciardac, che spazia dalla prima colazione alla cena, con la possibilità di ritagliarsi anche una pausa per il thè. Sciardac propone alla sua clientela anche un servizio a domicilio per la colazione ed originali buffet per ogni ricorrenza.
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