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Accusato di omicidio, imprenditore ai domiciliari organizza party in fabbrica: scatta il blitz

Nonostante gli arresti domiciliari e la pesante accusa di omicidio volontario, ha organizzato in fabbrica il suo 51esimo compleanno in grande stile, allestendo un buffet e un angolo bar. Era tutto pronto ma poi per l’imprenditore di Casalnuovo, Vincenzo La Gatta, accusato di aver ucciso con un colpo di pistola alla tempia Giuseppe Di Marzio il 24 dicembre del 2015, in seguito a una lite nata per futili motivi, è arrivato un regalo inatteso.

A denunciare le sue intenzioni ai carabinieri sono i parenti della vittima, indignati dai “privilegi” continui che l’imprenditore riceva. Così come racconta Il Mattino, l’industriale del settore aeronautico, dopo aver trascorso un periodo agli arresti domiciliari in casa sua ha chiesto e ottenuto gli arresti domiciliari nella sua fabbrica di Pomigliano, dove ha allestito una casetta.

Un provvedimento singolare che però non è bastato per organizzare indisturbato il suo party di compleanno. I carabinieri hanno identificato le persone presenti al momento dell’ispezione, segnalando l’accaduto alla Procura.