Inoltre, è scattato l'allarme per un fenomeno avanzato di erosione costiera che potrebbe costringere alcuni lidi alla chiusura
Sono ben 45 chilometri di costa. Un patrimonio che all’epoca i romani avevano denominato Campania Felix per la fertilità della terra e lo splendore della natura. Oggi di “felice” è rimasto ben poco: tra speculazione edilizia, abbandono, degrado e inquinamento, il Litorale Domizio è uno dei simboli del fallimento politico – economico del Sud.
Il primo fenomeno è relativo all’inquinamento delle acque. Ieri, grazie alla segnalazione della pagina Facebook Terra Nostrum Trentola Ducenta, siamo stati resi partecipi dell’ennesima violenza perpetrata a questo territorio. Infatti, la foce del Lago Patria, tra Ischitella e Varcaturo, nelle ore pomeridiane è stata inondata da un liquame puzzolente.
Un liquido di colore scuro, che probabilmente ha scaricato in mare acqua fognaria, urina e feci. Pronta la denuncia alle istituzioni in merito alle mancate bonifiche e depurazioni del mare. Quest’ultimo bagna una fascia costiera che sarebbe potuta essere una infinita risorsa per l’intero Mezzogiorno e che è, invece – come denunciato sulla pagina social – “solo deserto“.
Ma un altro colpo da ko per questa vasta area, potrebbe arrivare dalla natura. Infatti, il Sindacato italiano balneari della Campania ha denunciato un’erosione della fascia costiera di circa 300 metri avvenuta negli ultimi 10 anni. Il rischio è che diverse strutture balneari potrebbero chiudere provocando l’ennesimo tracollo economico – finanziario di questo territorio.
“Il fenomeno è diffuso ma in particolare è molto accentuato nel territorio del comune di Castel Volturno, dove ha provocato una serie di disastri sull’intera costa. E questo nonostante negli anni ’90 sia stata realizzata una scogliera soffolta che ha arginato parzialmente il fenomeno. Il mare avanza e questo ha provocato danni alle strutture balneari che già erano in ginocchio per vari problemi, dal degrado ambientale della zona all’immigrazione clandestina“, ha dichiarato Marcello Giocondo, presidente del Sib Campania.
LA SEGNALAZIONE DI “TERRA NOSTRUM” –
“CON QUESTE FOTO VI FACCIAMO VEDERE MEGLIO COSA È ACCADUTO OGGI POMERIGGIO DOMENICA 24 MARZO 2019 ALLA FOCE DEL LAGO PATRIA, LITORALE DOMIZIO
Ecco come si presentava la foce di Lago Patria litorale domizio tra Ischitella e Varcaturo oggi pomeriggio. Una lunga scia non si sa di cosa, ma dalla puzza nauseabonda e dal colore marrone scuro tipo fogna e cacca si è riversata nel mare, arrivando molto probabilmente dal lago Patria. Appena tre giorni fa, il presidente De Luca è l’Arpac, con tanto di dichiarazioni e titoloni sui giornali, hanno assicurato la sicura balneabilità e l’eccellenza delle acque del mare del litorale domizio. Mah…se questo orrendo spettacolo significa mare pulito, balneabile e da bandiera blu, siamo messi malissimo. Puntualmente ad ogni primavera, inizia la commedia del mare pulito e balneabile del litorale domizio. Peccato che poi la tragica realtà sia tutt’altra. In questa terra meravigliosa e unica, si poteva lavorare e vivere solo di turismo e agricoltura, invece ormai siamo quasi al deserto“.
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