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Si conoscono in chat e si frequentano, poi l’incubo: donna costretta a prostituirsi dal fidanzato

Si sono conosciuti cinque mesi fa in chat e dopo un breve periodo di frequentazione hanno iniziato la loro presunta storia d’amore. Presunta perché l’uomo, tossicodipendente, aveva idee decisamente diverse, che lo hanno portato ad assumere atteggiamenti violenti e richieste, sempre più frequenti, di soldi, che spesso culminavano nel sequestro temporaneo del cellulare, rilasciato solo dietro un piccolo riscatto in denaro.

Poi, non soddisfatto, si è registrato su un sito online di incontri dove programmava appuntamenti a pagamento tra la “sua” ragazza e clienti disponibili, intascando l’intera somma pattuita che poi utilizzava per comprare droga.

Un rapporto di subordinazione totale, dove la donna, una 37enne di Cercola, madre anche di un bambino, riceveva in continuazione minacce di morte fino a quando ha trovato il coraggio di denunciare tutto. Un incubo finito la scorsa notte quando gli agenti del Commissariato di Ponticelli hanno arrestato L.T., 35 anni, responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, estorsione e sfruttamento della prostituzione. L’uomo è stato rintracciato in un appartamento di Mugnano, comune a nord di Napoli. Nell’occasione hanno sequestrato un coltello a serramanico con il quale spesso minacciava la compagna.

Pochi minuti prima i poliziotti sono intervenuti in viale delle Metamorfosi a Ponticelli su richiesta della vittima, la quale presentava diversi segni di violenza sul corpo provocati dal 35enne, che ancora una volta aveva chiesto denaro. La 37enne ha raccontato così l’incubo che andava avanti da cinque mesi, portando gli agenti all’abitazione dell’uomo.