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Palma Campania, nuove polemiche sui migranti: incentivi alle attività solo se italiane

Il comune di Palma Campania, dopo la discussa iniziativa di distribuire opuscoli sulle norme di igiene personale alla comunità bengalese, torna al centro delle polemiche. L’amministrazione ha infatti varato un piano di incentivi per l’apertura di nuove attività nel centro storico del paese: requisiti necessari per accedervi sono la presenza di insegne italiane, conoscenza dell’italiano e, per i negozi di alimentari, l’importazione di prodotti provenienti dal territorio. Il Sindacato autonomo stranieri, che rappresenta i circa 3500 migranti che risiedono a Palma Campania, ha annunciato ricorso.

In un’intervista rilasciata a Il Mattino, il primo cittadino di Palma Campania Nello Donnarumma ha respinto le accuse di razzismo che gli sono state rivolte: “Vogliamo riqualificare il centro storico, valorizzarlo con esercizi di qualità che puntino sulle eccellenze del territorio. Nessuna discriminazione verso gli immigrati, chi rispetta le regole non avrà alcun problema. Non vedo cosa ci sia di male a chiedere che chi gestisce un negozio parli italiano e esponga insegne in italiano”.