Nel giorno di San Valentino, l’attrice a luci rosse Valentina Nappi si confida e svela le sue teorie sull’amore, sulla fedeltà e i gusti a letto. L’attrice si è fatta strada nel mondo dei film a luci rosse come protetta di Rocco Siffredi, ma a dieci anni distanza ha fatto tanta strada imponendosi sia come attrice che come pensatrice.
Sono note a tutti le liti della bella partenopea con Vittorio Sgarbi e Matteo Salvini, provocazioni che le hanno permesso di dire la sua anche se la Nappi vive molti mesi dell’anno negli Stati Uniti. In un’intervista a il Mattino, l’attrice ha rivelato il proprio pensiero sull’amore e sulla promiscuità. Valentina è infatti fidanzata da nove anni e mezzo ma la sua è una relazione aperta. Spiega il perché:
“L’amore non può dipendere dagli sbalzi ormonali, quindi è qualcosa di diverso da quella superficiale passione che ora viene e dopo tre mesi passa. Io e il mio fidanzato stiamo insieme da nove anni e mezzo, mentre ci sono coppie che col divorzio breve nel giro di due anni si “innamorano”, si sposano, divorziano e si risposano con altri. Il problema è che tali coppie confondono l’amore con la passione del momento, quindi non possono che essere condannate a matrimoni a ripetizione. Invece in realtà l’amore non c’entra nulla con quelle effimere passioni, ed è fondato sulla condivisione di ideali, su un’idea condivisa di razionalità. Se le effimere passioni sono come le musichette romanticoidi dei cantautori neomelodici, l’amore è invece paragonabile alla musica di Bach: qualcosa di granitico, profondamente razionale, sublime nel suo rigore, immune alle perturbazioni effimere dell’animo pulsionale. Proprio per questo, sebbene implichi le cure sessuali (al pari di qualsiasi altra forma di cura dell’altro), esso non necessità affatto dell’esclusività sessuale, e anzi porta a vedere il piacere sessuale dell’altro con altre persone come qualcosa di positivo”.
E sulle preferenze sessuali tra personaggi politici e del mondo dello spettacolo confessa: “Non mi piacciono i potenti, voglio fare sesso con i muratori”.