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Vergogna in ospedale, la denuncia: “Anziano derubato della pensione mentre è sedato”

Derubato dei soldi della pensione mentre era ricoverato in ospedale: è quanto accaduto domenica scorsa all’ospedale San Paolo di Napoli, dove un uomo di 66 anni portato d’urgenza al pronto soccorso ha subito il furto di circa 800 euro in contanti. Il paziente, affetto da SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) è stato trasportato in ospedale dopo una crisi respiratoria e lì è stato sedato a causa dello stato di agitazione in cui versava.

La segnalazione della vicenda arriva da Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi e membro della commissione Sanità, e dal conduttore de ‘La Radiazza’ Gianni Simioli. Con un post pubblicato su Facebook Borrelli ha invitato le autorità competenti ad aprire un’inchiesta interna: “Qualora l’autore del furto sia organico al personale dell’ospedale, ne chiederemo il licenziamento. Qualora si tratti di una persona entrata dall’esterno, dovranno spiegarci come possa essere possibile che nessuno sia intervenuto per fermarlo”.

Secondo le parole di Giuseppe Liguori, cognato dell’uomo, al momento del ricovero indossava un paio di pantaloni di tuta neri nella cui tasca si trovavano i soldi della pensione. Quando la famiglia ha fatto visita all’anziano ha constatato che l’uomo non aveva più addosso i pantaloni, ma nessun membro del personale ospedaliero è stato in grado di fornire una spiegazione. Resta anche da capire come mai l’uomo avesse tutti quei soldi nella tasca della tuta. Il figlio ha raccontato ai carabinieri, in sede di denuncia, che il padre era solito “tenere i soldi della pensione nei pantaloni. In quanto affetto da SLA non è in grado di parlare perciò ha tentato di farmi disperatamente capire che cercava i soldi della pensione, segno quindi che era certo di averli indosso al momento del ricovero”.

Sull’episodio sono in corso le indagini dei carabinieri della stazione del Rione Traiano. “Siamo di fronte ad un fatto gravissimo e inaccettabile” dichiarano Borrelli e Simioli, “è inconcepibile che un malato sia vittima di un fatto del genere durante un ricovero ospedaliero”.