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“Nel 2068 la capitale della mafia sarà Milano”, la lettera di Sandro Ruotolo a Celentano

Non si fermano le polemiche contro “Adrian”, serie animata prodotta da Celentano e andata in onda a partire da lunedì 21 gennaio. Nel primo episodio, infatti, aveva fatto scalpore la presenza di una Napoli distopica nella quale spiccava un grattacielo con la scritta “Mafia International“, dettaglio che ha provocato non poche reazioni negative sui social media.

Anche il noto giornalista napoletano Sandro Ruotolo si è espresso sulla questione, pubblicando su Facebook un post rivolto a Celentano: “Caro Adriano, vorrei aggiornarti. Anche tu sai, come noi sappiamo, che esiste la mafia al Nord. Spara forse un po’ meno di quella delle mie terre ma è forte e si insinua nel tessuto socio-economico, potendo contare sulla zona grigia e su una sottovalutazione indotta del suo pericolo. Caro Adriano, ti aggiorno sull’inchiesta di oggi della procura antimafia di Torino. Te la racconto perché questa operazione ci dice qualcosa in più. Non solo l’ndrangheta esiste in Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e oggi anche Val D’Aosta ma si sta ramificando secondo i canoni classici. Per l’accusa (16 gli indagati) la famiglia Nirta-Scalzone di San Luca d’Aspromonte si è insediata ad Aosta e poteva contare su un consigliere regionale, su un consigliere comunale e su un noto avvocato di Torino. Sempre secondo i Ros dei Carabinieri sono documentate le interferenze della cosca nella politica locale. Insomma caro Adriano Celentano, rischi di sbagliare previsione. Nel 2068 la capitale della mafia non sarà Napoli (che non assolvo, sia chiaro) ma quasi certamente la tua ex via Gluck“.

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