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Francesco Chiofalo ha mentito sul tumore al cervello, le lastre rivelano il dettaglio: tutta la verità

Continuano sul web gli attacchi a Francesco Chiofalo, operato per l’asportazione di un tumore al cervello. L’ex di Temptation Island è al centro di una polemica social nata subito dopo l’intervista trasmessa da Le Iene domenica scorsa. In pratica il personal trainer romano ha pubblicato lo scorso 22 dicembre su Instagram alcune storie in cui dichiarava di aver scoperto pochi giorni prima di Natale di avere un tumore al cervello; in supporto di ciò pubblicò anche le foto delle lastre che ne testimoniavano l’esistenza, in queste ultime però il codice identificativo del paziente e la data erano oscurate.

Durante la trasmissione Le Iene la stessa lastra (senza dati oscurati) è stata mostrata dal primario di neurochirurgia Alberto Delitalia. Alcuni utenti hanno subito notato il dettaglio, la data mostrata non era quella di dicembre (come sosteneva Lenticchio), ma quella di luglio ovvero cinque mesi prima l’annuncio su Instagram. Per quale motivo ci sono queste incongruenze?

Chiofalo ha risposto alle accuse: “Io nel video di Natale vi ho accennato dell’incidente che feci a fine luglio, inizio agosto. Grazie a dei controlli mi dissero che era una macchia di sangue o forse un tumore. Io ero certo che fosse una macchia di sangue. Loro non mi potevano dire cos’era perché non avevano la macchina per scoprire cosa fosse quella macchia. Io poi sono partito per Temptation Island Vip. Sono andato perché ero portato a pensare al meglio credendo fosse del sangue. Tornato dal programma ho fatto altri controlli, così mi hanno detto che era un tumore molto pericoloso e che avrei dovuto fare un’operazione pericolosissima. Non operandomi sarei morto e non sarei arrivato all’estate”.

Dunque Lenticchio ha dato due versioni costrastanti. Questo ovviamente non giustifica l’accnaimento mediatico che negli ultimi giorni sta devastando ancor di più l’immagine di un ragazzo che ha pur sempre supito una delicatissima operazione, al di là della spettacolarizzazione.

 

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Ho visto tre volte il servizio di @redazioneiene a #francescochiofalo _ Volete sapere che cosa mi ha colpito in modo devastante? Quando siamo soli, in mezzo al dolore, in mezzo alle rotture di palle della vita; siamo SOLI. O meglio: chi c’era con Francesco? Chi c’era accanto a lui? Solo La FAMIGLIA e un amico. Mamma, papà e un amico. Possiamo avere milioni di persone che vivono da fan o seguaci sui #social , che ci riempiono di TVB o di SEI UN GRANDE, ma nel dolore ci sono e ci sono e ci saranno sempre loro: mamma e papà! Questa è la verità. E non fate polemiche inutili su come ognuno di noi ha voglia di gestire il proprio dolore. Che Francesco facesse come vuole, quello che vuole. Il pensiero deve fermarsi solo su un avvenimento ovvero che l’intervento sia andato bene! Stop. Il resto è aria che inquina. Siate felici per lui. Che passi il messaggio di positività e prevenzione. Stop ? Lui lo ha scoperto per caso e non deve succedere. Menomale che Dio, l’unico capace di giudicare, gli ha accarezzato la testa. Una carezza da tener stretta. Ps: smettila di giustificarti ??amico mio

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