Voce di Napoli | Navigazione

Regali, assunzioni e rapporti ‘proibiti’ in comune, è scandalo nella “terra di nessuno”: I NOMI

Sei persone arrestate (di cui tre in carcere e tre ai domiciliari), una sottoposta a divieto di dimora e 15 indagate tra dipendenti comunali e professionisti. E’ il bilancio di un’inchiesta, coordinata dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, avviata nel 2016 dai carabinieri della Compagnia di Mondragone e che vede coinvolto l’Ufficio Tecnico del comune di Castel Volturno dove tra dirigenti, semplici dipendenti, vertici e agenti della polizia municipale, venivano rilasciate autorizzazioni, collaudi, ristrutturazioni e condoni illegittimi in cambio di denaro, viaggi di nozze, assunzioni di parenti, regali vari e pagamenti “in natura”, ovvero prestazioni sessuali consumate sia all’interno che all’esterno degli uffici comunali.

Uno scenario “sconcertante” quello definito dall’ufficio inquirente diretto da Maria Antonietta Troncone. Uno scenario che ha visto protagonista soprattutto Carmine Noviello, 59 anni, dirigente dell’Ufficio Tecnico del comune casertano, considerato la figura centrale di un “collaudato sistema corruttivo” a pochi mesi dalla prossime elezioni amministrative (il sindaco Dimitri Russo non risulta al momento indagato).

I NOMI DEGLI ARRESTATI –
Oltre a Noviello, sono finiti in carcere Antonio Di Bona, 53 anni, dipendente dell’ufficio tecnico comunale e il geometra Giuseppe Varazzo, 50 anni. A domiciliari sono finiti, invece, Giuseppe Russo, 62 anni (tecnico comunale), Luigi Cassandra, 58 anni, Comandante della polizia municipale di Castel Volturno e Francesco Morrone, 62 anni, maresciallo della polizia municipale di Castel Volturno. Rosario Trapanese, 50 anni, dirigente dell’Italian Maritime Academy Tecnhologies (IMAT), con sede nel grand hotel Pineta Mare, è stato sottoposto al divieto di dimora. Dovranno difendersi, a vario titolo, dall’accusa di corruzione, concussione, falso ideologico in atto pubblico, indebita induzione a dare o promettere utilità.

DECISIVO UN CITTADINO – L’indagine, iniziata nel settembre 2016, parte dalla denuncia di un privato cittadino che evidenziava come la documentazione prodotta presso il competente ufficio del genio civile di Castel Volturno, volta all’acquisizione dell’autorizzazione sismica per un complesso residenziale (“Le Anfore”), non fosse corrispondente allo stato dei luoghi e non riportasse le reali caratteristiche e consistenze costruttive e funzionali all’immobile. Da qui è partita l’indagine che ha visto la procura sammaritana  avviare immediate intercettazioni oltre a notificare, al termine dei primi accertamenti, avvisi di garanzia nei confronti di sette persone.

IL SISTEMA CLIENTELARE – Indagini che hanno fatto emergere i ruoli apicali del dirigente dell’UTC Carmine Noviello e del geometra Giuseppe Verrazzo che in passato ha collaborato come tecnico esterno presso l’ufficio comunale. Uno scenario che vedeva coinvolta anche la polizia municipale. Tutti agivano, seppur in modo non associativo, con l’obiettivo di raggiungere vantaggi di tipo strettamente personale. Così le pratiche per permessi, ristrutturazioni fittizie, abbattimenti e ricostruzioni abusive, pseudo condoni venivano emesse con celerità disarmante in cambio di soldi. Documentazione realizzata ad hoc in base alle richieste di turno. Documentazione materialmente o ideologicamente falsa.

SIMULATORE MARITTIMO IMAT – Per il rilascio dei titoli edilizi per la realizzazione di un simulatore marittimo da parte dell’Imat gestita da Rosario Trapanese, il dirigente Noviello ha rilasciato, illegittimamente e fornendo atti falsi, permessi per costruire “un simulatore marittimo avente la forma di una nave da crociera, con una volumetria di gran lunga superiore rispetto a quella consentita dagli strumenti urbanistici vigenti per la zona interessata dall’intervento edilizio, in tal modo da procurare un ingiusto vantaggio patrimoniale all’Imat, omettendo di far corrispondere gli oneri concessori” pari ad almeno 150mila euro, per poi attestare falsamente l’avvenuto pagamento degli stessi.

Lo stesso Noviello –  scrivono i magistrati della procura di Santa Maria Capua Vetere Vincenzo Quaranta e Giacomo Urbano -, in accordo con il geometra Giuseppe Russo e con il tenente Luigi Cassandra (comandante della polizia municipale che ometteva di procedere al sequestro), faceva modificare la relazione di sopralluogo in modo da non far emergere che la struttura metallica in fase di realizzazione fosse difforme e che per tutte le opere in corso mancassero gli adempimenti in materia sismica.

TRAPANESE “BABBO NATALE” – In cambio il dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale riceveva da Trapanese diversi “omaggi”. Dal coinvolgimento del fratello nella direzione tecnica dei lavori avviati all’Imat all’assunzione di una parente stretto di un suo collaboratore presso una società di vigilanza (M.P. Security). Inoltre Noviello riceveva l’impegno dello stesso Trapanese, che si occupa della formazione del personale marittimo anche per una importante società di navigazione, di interessarsi dell’organizzazione del viaggio di nozze della figlia (una crociera) oltre a regali come un elevato quantitativo di prodotti ittici e diverse stufe da utilizzare negli uffici comunali di Castel Volturno.

FAVORI E ABUSI – Scambi di utilità hanno poi visto protagonista sempre Noviello con il geometra Giuseppe Varrazzo. Finti interventi di “ristrutturazione edilizia” per mascherare la realizzazione di nuove costruzioni immobiliari non consentite dagli strumenti urbanistici vigenti per la zona in cui dovevano avvenire i lavori. Falso certificato di collaudo – realizzato da Verrazzo – per l’immobile di proprietà della figlia di Noviello. L’autorizzazione all’abbattimento e alla ricostruzione di un fabbricato di proprietà dei fratelli Verrazzo (una palestra), senza rispettare limiti volumetrici e di superficie in una zona dove non sono consentite nuove costruzioni o ampliamenti di quelle precedenti. Abusi che venivano coperti dall’azione del maresciallo della polizia municipale Francesco Morrone che ritardava la comunicazione all’autorità giudiziaria della notizia di reato, “dimenticandosi” di sequestrare a scopo preventivo la struttura abusiva.

30MILA EURO PER “AGIBILITA’” – Sempre Noviello in cambio di 30mila euro faceva ottenere in tempi record l’agibilità dell’American Palace, in passato luogo degradato divenuto ritrovo di pusher, sebbene avesse piena contessa delle gravi problematiche che sussistevano in relazione alla pratica di condono.

SESSO IN COMUNE – Oltre a Noviello, dalle indagini è emersa la condotta di Antonio Di Bona, dipendente dell’Ufficio Tecnico Comunale, che ha ricevuto diverse somme di denaro oltre a ricariche telefoniche e favori sessuali consumati all’interno e all’esterno degli uffici comunali da parte di tecnici o dalle parti private in cambio di attività illecite dirette a consentire il buon esito delle pratiche edilizie.

INDAGINE IN CORSO – Sono 15 le persone indagate, sulle quali sono in corso ulteriori accertamenti. “Non sono risultati estranei – scrive la procura di Santa Maria Capua Vetere – altri dipendenti dell’UTC di Castel Volturno, ulteriori appartenenti al Comando di polizia municipale di Castel Volturno, che risultano indagati ma non destinatari di misure cautelari”.