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Vele occupate abusivamente e subaffittate, scoppia la lite: picchiata donna incinta

Una storia di abusi e soprusi e di violenza gratuita contro uno donna al settimo mese di gravidanza. Degrado e abbandono istituzionale nella Vela Celeste di Scampia dove una lite scoppiata da due persone è stata intercettata dai carabinieri che in quel momento si trovavano a passare in strada.

Ricostruendo a ritroso l’accaduto, è emersa una storia tanto inquietante quanto scontata, caratterizzata dall’occupazione abusiva di case popolari gestite, almeno sulla carta, dal comune di Napoli.

“Protagonista” un 33enne che pretendeva l’affitto di una casa occupata in passato abusivamente dal fratello defunto e subaffittata a sua volta a un’altra famiglia. Così si è presentato da un 22enne ristretto agli arresti domiciliari e lo ha minacciato verbalmente (“ti faccio sbattere fuori dalla camorra”) prima di passare ai fatti aggredendo, però, la moglie del giovane, al settimo mese di gravidanza, è stata colpita con un calcio e uno spintone. Poi l’inseguimento e lo scontro su viale della Resistenza che ha visto intervenire una gazzella dei carabinieri della stazione quartiere 167.

Arrestati per tentata estorsione e lesioni personali Raffaele Bozzaotro, 33enne e per evasione Pasquale Auriola, 22enne, entrambi del viale della Resistenza e già noti alle forze dell’ordine.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, Bozzaotro si era presentato nell’appartamento della Vela Celeste dove il 22enne si trova ai domiciliari per esigere 450 euro, il subaffitto per un altro alloggio della stessa “Vela” in cui vive la famiglia del 22enne “grazie” alla gentile concessione di Gennaro, fratello di Bozzaotro, defunto da qualche mese, che aveva concesso l’occupazione dietro pagamento di 500 euro.

Dopo la morte di Gennaro, il fratello Raffaele esigeva comunque i soldi ed era andato a minacciare il 22enne di versarli altrimenti gli “avrebbe mandato gente di malavita che avrebbe buttato fuori casa lui e la famiglia”.
Il giovane ha spiegato più di una volta di non poter pagare ma l’aguzzino non ha voluto sentire ragioni: alle minacce sono seguiti un pugno, un calcio e uno spintone alla moglie del ragazzo incinta al settimo mese.

Poi si è allontanato ma è stato inseguito dal 22enne che, armato di cacciavite e  furioso per quanto aveva subito la moglie, ha abbandonato l’abitazione nonostante i domiciliari. I due si sono affrontati sul viale della Resistenza. Ad avere la peggio il 22enne, preso a schiaffi e pugni da Bozzaotro prima dell’intervento dei carabinieri durante un servizio di controllo del territorio.

Subito dopo, in un rimpallarsi di accuse e di responsabilità, è stata ricostruita la faccenda che ha portato all’arresto i due. Ora, dopo le formalità, entrambi attendono il processo ai domiciliari.

nunzio ‘cocò’