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Il racconto della donna al guinzaglio: “Mi ha picchiata fino allo svenimento e trascinata per il collo”

E’ scioccante il racconto della donna presa al guinzaglio dal compagno ai Gradoni di Chiaia. Poche parole per la 37enne ancora in stato confusionale che rivelano una violenza inaudita e un urgente bisogno di fuga da un uomo che si è rivelato un mostro in tutta la sua più assurda ferocia.

Lo scorso sabato pomeriggio, al termine di una nuova sfuriata e di nuove botte, la donna di origini cingalesi ha fatto le valigie di nascosto dal compagno, anche lui dello Sri Lanka, e ha deciso di scappare all’abitazione in Monte di Dio per rifugiarsi nell’appartamento di Fuorigrotta di un’amica. Purtroppo le cose non sono andate secondo i piani e la donna si è ritrovata in pochissimo tempo nelle mani del proprio aguzzino e probabilmente, se non fosse stato per l’aiuto delle persone del quartiere, non sarebbe in grado di raccontare quanto accaduto.

Al Corriere del Mezzogiorno la donna infatti ha spiegato come, dopo continue vessazioni, ha deciso di andare via portando con sé il proprio cane, via da quell’uomo padrone che amava e che qualche anno prima l’aveva aiutata inserendola in un giro di pulizie domestiche tra le abitazioni di Chiaia e del Vomero. Lo stesso uomo che si è rivelato essere, però, un padrone violento: “Diceva che ero di sua proprietà. Non ne potevo più, dalle offese era passato alle mani. Mi prendeva a schiaffi ogni volta che aprivo bocca. Era geloso e possessivo. Così ho deciso di scappare e prendere il cane che amo più di me stessa“.

La fuga è durata pochissimo, quando l’uomo l’ha vista con la valigia e il cane è impazzito: “Mi ha raggiunta velocemente e mi ha sferrato uno schiaffo fortissimo dietro la nuca. Allora ho iniziato a correre. Lui non contento ha provato a prendermi a calci. Quando ho rallentato la corsa ci è riuscito. Sono caduta a terra e forse ho battuto la testa“. Poi ha preso il guinzaglio del cane, che è scappato via, e l’ha stretto intorno al collo della donna trascinandola per i Quartieri Spagnoli per riportarla all’appartamento a Monte di Dio: “Voleva evitare che provassi a scappare quando sarei rinvenuta“.

A salvare la cingalese sono state le persone presenti nel vicolo che hanno visto tutto e hanno aiutato la donna. La folla non poteva lasciar libero l’aguzzino che nel frattempo ha tentato di difendersi dicendo che stava solo aiutando la compagna che si era sentita male, che aveva avuto un calo di zuccheri. Poi l’arrivo della polizia municipale che ha evitato al cingalese il linciaggio, l’ambulanza e il ricovero della donna presso l’ospedale Carderelli dove le sono state riscontrare numerose ecchimosi facciali e addominali. Intanto il cingalese è stato prima portato al comando della polizia Municipale e poi in carcere. Ieri mattina è stato giudicato per direttissima e condannato a un anno e quattro mesi per violenza e minacce: la pena è stata sospesa ed ora è a casa.