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Schumacher “è fuori pericolo, ecco come vive oggi”

Arrivano nuovi aggiornamenti sulle condizioni di salute di Michael Schumacher dopo le indiscrezioni lanciate nelle scorse settimane dai tabloid inglesi. A cinque anni dal terribile infortunio sulle piste francesi di Meribel, il sette volte campione tedesco di Formula 1 non è più in pericolo di vita.

In un lungo articolo dal titolo “Così vive Schumacher oggi”, la Bild, principale quotidiano tedesco, fa il punto della situazione a pochi giorni dal 50esimo compleanno di Michael (il 3 gennaio prossimo). Secondo la Bild sono circa 10 gli “esperti di riabilitazione” – tra fisioterapisti, infermieri e accompagnatori – che aiutano la famiglia Schumacher nell’assistere Michael nella sua casa in Svizzera.

Il vecchio ufficio di Schumi – si legge su Repubblica – negli ultimi cinque anni si è trasformato in una stanza d’ospedale super attrezzata. “Niente è rimasto intentato per velocizzare la guarigione di Schumacher”, dice Bild, che riporta come, tra le altre cose, gli venga fatto ascoltare il rombo del motore del suo vecchio bolide. “Alla domanda come sta oggi Schumacher non c’è una risposta breve”, dice Bild, aggiungendo che il campione della Ferrari non è più in pericolo di vita.

“Ma c’è una ragione perchè Schumacher dall’incidente di cinque anni fa non è più potuto apparire in pubblico” commenta il tabloid, lasciando un alone di mistero. Di sicuro riceve visite, visto che meno di un mese fa il suo storico mentore, l’attuale presidente della Fia, Jean Todt, ha detto di aver visto il GP del Brasile di Formula 1 “a casa Schumacher in compagnia di Michael”, mentre pochi giorni prima a Losanna era stato ospite anche l’arcivescovo Georg Gaenswein, che lo aveva trovato in poltrona: “Gli ho tenuto le mani, che erano calde. Alcune cose non possono essere trasmesse dalle parole, ma il tocco può” aveva detto il prefetto della Casa pontificia e segretario di papa Ratzinger.

Il quotidiano riporta quindi l’opinione di un neurobiologo del Max-Plank Institut, Tobias Bonhoffer, secondo il quale “in generale la rottura del tessuto nervoso nel cervello o del midollo spinale non sono riparabili. Questa è la differenza con tutti gli altri tessuti umani, come per esempio la pelle o il fegato le cui cellule si rigenerano” e che se in alcuni casi di incidente alcune cellule sostituiscono il lavoro di quelle danneggiate “nel caso di un serio danneggiamento del cervello, come quello che apparentemente è accaduto a Schumacher, non ci sono sufficienti cellule nervose a disposizione che possano svolgere il lavoro delle altre”.

Per la moglie di Schumi, “ho un’alta considerazione – prosegue lo scienziato – e sono ammirato per come affronta con responsabilità questa situazione difficile e per il modo in cui non comunica le minime variazioni delle condizioni di salute di Michael Schumacher.

L’omaggio di Maranello. Tra le iniziative per ringraziare e se possibile aiutare il campionissimo di Kerpen, il museo Ferrari di Maranello dedica a Schumacher una mostra – che inaugurerà proprio il prossimo 3 gennaio. Realizzata in collaborazione con la Fondazione Keep Fighting, sarà incentrata sul contributo che il sette volte campione del mondo di F1 ha dedicato allo sviluppo delle vetture da strada, sia durante gli anni trascorsi in Emilia, che in seguito, come consulente.