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Samuele, bambino affetto da una rara malattia: la lettere a Babbo Natale è struggente

Samuele è un bambino di due anni di Vallo di Diano (Salerno), è affetto da una rara malattia, l’oloprosencefalia semilobare, e quest’anno ha chiesto a Babbo Natale un dono speciale.

Samuele attende i fondi destinati ai bambini speciali come lui, fondi che purtroppo non sono mai arrivati a destinazione. Lo scrive la mamma in una lettera struggente, mamma che per 22 volte ha preso l’aereo per Genova, per far seguire il figlio all’ospedale Gaslini:

“Caro Babbo Natale, ti chiedo di perdonarmi se è la mia mamma che scrive per me. Sono affetto da una gravissima malattia rara. Io non cammino, non parlo, non riesco a star seduto perché non mantengo il capo, proprio come i bambini piccoli, non mangio e non bevo se non attraverso un tubicino”.

“Quando torno a casa, nel mio piccolo paese non mi sento tanto preso in considerazione. Mi hanno affidato un contributo economico, gestito dal Piano Sociale di zona. Purtroppo non abbiamo capito come viene gestito visto che i pagamenti sono fermi al mese di giugno”. Samuele ha bisogno di un infermiere che, almeno una volta a settimana, si prenda cura di lui. Lo fanno il fratello di otto anni, Antonello, e i genitori, ma non bastano. “Caro Babbo Natale – si legge – spiegamelo tu come sia possibile una cosa del genere, sono soldi che a me servono, servono ai miei genitori per pagare la tata che adoro e che aiuta la mia mamma, ad affrontare i tanti viaggi a fare tante cose importanti per la mia salute. Possibile che nessuno mi tuteli? Speravo nella magia del Natale, speravo che tu caro Babbo Natale riuscissi a far capire a queste persone, che realtà come la mia dovrebbero essere al primo posto, ma non perché io sono più di altri, ma solo perché la disabilità non va in vacanza, e nel mio caso non passa anzi peggiora”.