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Il primo Natale senza Astori: “Le parole della piccola Vittoria quando ha visto la foto del papà”

E’ un Natale triste quello che sta per arrivare in casa Astori, Davide, capitano della Fiorentina, è morto lo scorso marzo a causa di un arresto cardiaco dovuto a qualche anomalia. Aveva 31 anni, una compagna, la modella napoletana Francesca Fioretti, una figlia di due anni e mezzo (Vittoria) e una mamma, un papà, due fratelli.

Proprio la mamma dell’ex maglia viola è stata intervista dal Corriere della Sera. La signora Anna è addolorata, ma la forza del Natale, dice. La famiglia, i nipotini, la vita che deve andare avanti, comunque. “Ne ho altri due, di figli, sono una madre, ho il dovere di essere forte anche per loro”. Sorride, aggiusta la tovaglia bianca con i cuoricini rossi. “È quella di Santa Lucia, avrà vent’anni ma è ancora buona, Davide l’adorava, anche da grande ad ogni Santa Lucia mi diceva: mamma, ricordati la tovaglia bianca e rossa”.

Racconta la domenica in cui il cuore di suo figlio ha smesso di battere in una camera d’albergo, la notte prima di Udinese-Fiorentina di campionato. “Quella mattina io e mio marito dovevamo andare alla messa e poi a votare, che c’erano le elezioni. Io però mi sveglio e ho le braccia come paralizzate, fredde, il corpo vuoto, una sensazione che non avevo mai provato in vita mia. Non sapevo nulla, ma sapevo già tutto”. Il suo Davide non c’era già più. Un’ora dopo una telefonata di cinque parole avrebbe cambiato la loro vita: Davide non si è svegliato.

“Io voglio un perché, non voglio un colpevole, perché sono sicura che un colpevole non esiste”, dice la mamma. “Quello che è successo è stata una disgrazia, una fatalità, io lo so, nessuno lo ha voluto, ma voglio allo stesso tempo che non succeda mai più, voglio che nessuna madre mai più debba provare quello che ho provato io. In Italia sono bravissimi nei controlli medici sugli atleti, ma devono diventare ancora più bravi, ancora più sicuri. Voglio che il sacrificio del mio Davide non sia stato inutile”. Poi parla di francesca, una mamma bravissima, e di Vittoria, la nipotina: “L’altro giorno il nonno Renna stava sfogliando la Gazzetta dello Sport, c’era una vecchia foto di Pasqual che abbracciava Astori. Vittoria sorride e, serena come sono sereni solo i bambini, dice: ‘Quello è il mio papà’.