L'ex figlia di un ras ucciso in un agguato, le minacce alla famiglia del 14enne e le intercettazioni da brividi
Ad indirizzare i carabinieri sulla pista gusta sarebbe stata una donna. Ex compagna del presunto “pistolero”, il 35enne Vincenzo Russo, è la figlia di un ras vittima di un agguato. Sarebbe stata proprio lei ad affermare che Russo, detto ‘Cimminello era nel terreno da cui erano stati esplosi i colpi d’arma da fuoco.
Almeno tre proiettili, due conficcatosi in una vettura e un terzo che ha ferito in modo grave il povero Luigi Pellegrino, 14 anni e giovane promessa del calcio. Era la scorsa vigilia di Natale e Luigi è stato ricoverato per diversi mesi presso l’ospedale Sant’Anna di Caserta.
Precarie le sue condizioni di salute che soltanto negli ultimi mesi hanno avuto una forte ripresa grazie alla riabilitazione sostenuta dal ragazzo. Ma le indagini dei militari, come riportato da Edizione Caserta, hanno rivelato un ulteriore retroscena.
Infatti, secondo il quotidiano, Russo era talmente impaurito che avrebbe voluto recarsi a casa Pellegrino per intimidire i genitori di Luigi. Ma il fratello l’avrebbe fermato perché, “è inutile che vai, se parlano li riempiamo di mazzate“.
Russo, disoccupato, sposato e con un figlio, è stato arrestato dai carabinieri. Dovrà rispondere delle accuse di tentato omicidio, di lesioni gravissime e detenzione illegale di arma da sparo. Proprio la pistola utilizzata non è stata ancora trovata e non era posseduta legalmente.
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IL VIDEO – Davvero drammatiche queste immagini. Luigi è in giro con i suoi amici. Poi all’improvviso, quando il proiettile lo colpisce, si accascia a terra. Disperati i ragazzi che sono con lui.