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Alex, troppo tempo per il trapianto: il donatore sarà suo padre

Il ritiro dell'ultimo possibile donatore, perché disponibile solo da gennaio, ha costretto il genitore a prendere questa decisione

Ha fatto scattare una delle catene di solidarietà più grandi e partecipate della storia (ben 13mila adesioni in un mese). Il piccolo Alex (18 mesi) è malato, il piccolo è stato colpito da una rara malattia genetica. Per provare a salvargli la vita è necessario un intervento chirurgico da fare il più presto possibile.

La corsa contro il tempo per trovare un donatore è stata dettata anche da motivi medici. Infatti, il farmaco che serve ad Alex per restare in vita, scadrebbe il 30 novembre. Un donatore era stato trovato ma avrebbe potuto sottoporsi al trapianto di midollo osseo non prima del prossimo mese di gennaio.

Troppo tempo, come riportato dal papà dello stesso Alex: “La persona è disponibile solo da metà gennaio. Tale tempistica purtroppo è incompatibile con la malattia del nostro bimbo, che richiede un trapianto il prima possibile“, hanno spiegato su Facebook, papà Paolo e mamma Cristiana.

Per questo il padre di Alex ha preso una decisione inaspettata e comunicata al direttore del dipartimento di oncoematologia e medicina trasfusionale al Bambino Gesù Franco Locatelli. Come riportato da Il Mattino, sarà stesso Paolo a sottoporsi al delicato intervento.

Alex nei prossimi giorni sarà trasferito dal Great Ormond street di Londra all’ospedale Bambino Gesù di Roma, che ha dato la propria disponibilità e dal 2010 ha messo a punto una tecnica innovativa, utilizzando le cellule staminali prelevate dal midollo osseo di uno dei due genitori, con l’obiettivo di superare le difficoltà nel trovare un donatore compatibile.

IL MESSAGGIO DI CRISTIANA E PAOLO –

La notizia che si fosse trovato, tramite una ricerca nel registro internazionale, un donatore altamente compatibile con Alessandro Maria è vera.

Tuttavia, a seguito dell’accertamento della compatibilità, abbiamo appreso che tale donatore (non italiano) si è reso disponibile solo da metà gennaio.

Tale tempistica purtroppo è incompatibile con la malattia del nostro bimbo, che come sapete richiede un trapianto il prima possibile.

Ed allora il Great Ormond Street Hospital, d’accordo con il Professore Franco Locatelli direttore del dipartimento di Onco-Ematologia Pediatrica, terapia Cellulare e Genica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (che sin dall’inizio ci ha dimostrato massima attenzione e disponibilità), ci hanno proposto di trasferire Alessandro Maria a Roma per sottoporlo alle cure dell’equipe italiana.

E così continuiamo a sperare.

Vi esortiamo a continuare ad iscrivervi nel registro italiano dei donatori di midollo osseo, di regalare con un piccolo gesto d’amore una nuova speranza di vita ai tanti Alessandro Maria che aspettano e lottano nell’attesa.

Ci teniamo a ringraziare il Chelsea and Westminster Hospital, il Saint Mary’s Hospital ed il Great Ormond Street Hospital e con loro tutti i medici e gli infermieri che abbiamo incontrato nel nostro percorso e che sono stati impeccabili nel riuscire a identificare in tempi record la malattia, oltre che a salvare Alessandro Maria durante la fase acuta della stessa.

Cristiana e Paolo“, questo il post pubblicato su Facebook dai genitori di Alex.

Alex, troppo tempo per il trapianto: il donatore sarà suo padre