Dopo 18 anni di scavi la stazione Duomo della linea 1 della metro iniza ad avere una forma. Gli architetti Massimiliano Fuksas e la moglie Doriana Mandrelli hanno incontrato il sindaco Luigi De Magistris alla presenza dell’assessore alla Mobilità, Mario Calabrese, e del presidente della Metropolitana di Napoli Ennio Cascetta.
Il nuovo progetto è stato presentato. Il disegno della ripavimentazione evidenzierà la centralità della cupola in acciaio corten e vetro. Dalla cupola si potrà vedere l’area archeologica organizzata in un’area musealizzata attraverso due travi-parete in etro così i reperti archeologici ritrovati in questi anni saranno illuminati dalla luce naturale. I colori cambieranno a seconda delle ore della giornata combinando dal celeste chiaro all’arancio del tramonto ed oltre dal crepuscolo alla notte. Ma la suggestione più grande sarà vedere la cupola illuminata proprio al centro di piazza Nicola Amore.
“Sarà una delle stazioni più belle del mondo“: così gli architetti hanno presentato il loro progetto della stazione della metropolitana ‘Duomo’. “Sarà come camminare sotto terra, attraverso le ore di una giornata”.
La stazione aprirà nel 2019 in modo funzionale, ma sarà completata nel 2020 con la sistemazione dei reperti archeologici. L’indagine archeologica infatti ha portato alla luce complessi monumentali tra cui un ampio santuario extraurbano di età ellenistica costruito fuori alle mura di età greca dove, durante l’età romana, si scolgevano i Giochi Isolimpici.

