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Giuseppe, ucciso in casa a colpi d’arma da fuoco: fermato un amico

Il presunto colpevole avrebbe avuto una relazione con la vittima. Il movente del delitto sarebbe passionale

L’hanno trovato i suoi amici dopo che non riuscivano più a sentirlo da almeno 24 ore. Il corpo di Giuseppe Marchesano, 27enne originario di Buonabitacolo (in Cilento, nel Vallo di Diano in provincia di Salerno), era senza vita e crivellato dai proiettili.

Almeno 6 i colpi d’arma da fuoco esplosi contro il giovane: 3 al volto e 3 al corpo. Una perfetta esecuzione che non ha lasciato scampo a GiuseppeIl tragico episodio è accaduto lo scorso venerdì a Castel de Bosco, piccola frazione di Montopoli Valdarno in provincia di Pisa.

Qui Giuseppe viveva da almeno due anni e come lavoro faceva il meccanico. Gli inquirenti hanno da subito ipotizzato che il killer sarebbe potuto essere una persona che la vittima conosceva. Giuseppe gli avrebbe tranquillamente aperto la porta di casa, senza immaginare quali potevano essere le vere intenzioni dell’assassino.

Così, c’è stato un fermo. Ad essere finito nel mirino degli investigatori è stato Denny Scotto, 27enne operaio agricolo e residente a Chiesina Uzzanese, in provincia di Pistoia. I due, come riportato da Il Mattino erano amici e si conoscevano.

Addirittura tra i due ci sarebbe stato un legame più forte, quasi una relazione amorosa. Di conseguenza il movente del delitto sarebbe passionale. Denny Scotto, alla fine di un lungo interrogatorio, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario.

Secondo le testimonianze dei vicini e delle persone del paesino, Giuseppe era un ragazzo tranquillo e schivo che spesso usciva con dei suoi amici che venivano a trovarlo da fuori. Le sue passioni erano i motori e la pesca.

Giuseppe, ucciso in casa a colpi d'arma da fuoco: fermato un amico