Stop al bonus bebè per i nati nel 2019. La manovra finanziara elimina il contributo da 960 euro previsto per i nuovi nati dalla Legge di Bilancio 2015 ed esteso lo scorso anno fino al 2018. L’assegno, corrisposto per i primi tre anni di vita, non risulta nell’ultima Manovra.
In giornata il ministro della famiglia Lorenzo Fontana ha annunciato però un intervento imminente: “Sul cosiddetto bonus bebè è in predisposizione un emendamento governativo”, ha detto. “La misura ha richiesto una più attenta verifica sulla sua operatività ed efficacia, all’esito della quale si è deciso di presentare, sin dalla Camera, un emendamento governativo che miri a tenere conto, e a superare, talune inefficienze che erano emerse nella precedente versione”.
I requisiti per accedere al bonus bebé erano: la residenza in Italia e un Isee non superiore ai 25mila euro. La norma, introdotta con la prima legge di Bilancio del governo Renzi, valeva per i nati nel triennio 2015-2017 e lo scorso anno, dopo una battaglia parlamentare, era stata prorogata ai nati nel 2018. Una proposta di proroga per i prossimi tre anni è contenuta nella proposta di legge sulle semplificazioni fiscali del Movimento 5 Stelle, in discussione in commissione Finanze della Camera. Nel testo si chiede il rinnovo del bonus fino a tutti i nati del 2021 rimodulando l’assegno in più fasce, sempre legato all’Isee (1.560 euro l’anno con Isee tra 7 e 13mila euro e 1.200 euro annui tra 13mila e 19mila euro).