Voce di Napoli | Navigazione

Iaquinta condannato per ‘Ndrangheta, 2 anni di reclusione per l’ex calciatore della Juventus

La sentenza è giunta alla fine del processo di primo grado. Più severo il verdetto nei confronti del padre: 19 anni di carcere

Vincenzo Iaquinta, ex calciatore di UdineseJuventus nonché campione del mondo con l’Italia nel 2006, è stato condannato dai giudici del Tribunale di Reggio Emilia a 2 anni di reclusione.

Il processo di primo grado è terminato ed ha visto riconosciuta al calciatore l’accusa di aver posseduto alcune armi che sarebbero state tenute da parte per la ‘Ndrangheta.  Si è trattato del procedimento Aemilia, la più grande indagine mai fatta in Italia sulle infiltrazioni della potente cosca calabrese.

Infatti, gli imputati coinvolti sono stati ben 148. Per Iaquinta è decaduta l’aggravante mafiosa, riconosciuta invece al padre Giuseppe. Per quest’ultimo la sentenza emessa dai giudici è stata più severa: 19 anni di carcere.

Alla lettura del dispositivo Iaquinta, padre e figlio, sono andati all’esterno del Tribunale dove hanno manifestato tutta la loro contrarietà nei confronti della sentenza.