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Il ragno “iberico” più grande d’Europa sbarca in Italia: i consigli da seguire

Colore nero ossidiana, corpo e zampe coperti di peli e quattro occhi che sporgono vistosamente dalla testa. E’ il ragno “iberico” più grosso d’Europa, sbarcato in Italia.  È il macrothele calpeiana, ovvero un Mygalomorphae della famiglia Hexathelidae, specie senza pari, in quanto a dimensioni, con gli altri aracnidi autoctoni europei, diffusa finora nella penisola iberica e nel Nord Africa, con particolare presenza a Gibilterra.

Il maschio può raggiungere i cinque centimetri di lunghezza, mentre la femmina raggiunge gli 8. Il metodo di caccia preferito va dalla ragnatela classica, assai fitta, agli imbuti, sfruttando le piccole cavità.

In Spagna, nelle zone dove è proliferato, si stimano oltre 4 milioni di esemplari. Rarissimi finora gli avvistamenti: Segrate, nel milanese, due anni fa, e in questi giorni in Toscana, fra Venturina e Suvereto, nel livornese, come riporta Il Tirreno. Poche le altre segnalazioni, ma sufficienti a confermare che non si tratta più di una presenza aliena ma discretamente costante in alcune parti d’Italia in cui questo ragno riesce a trovare condizioni climatiche simili a quelle delle zone d’origine.

Per gli esperti il macrothele calpeiana raggiunge l’Italia grazie all’importazione di ulivi soprattutto ornamentali per poi diffondersi appunto negli uliveti e in terreni non troppo umidi e non esposti al freddo.

La specie è nota fin dai primi anni del 1800 e da allora non sono mai state segnalate morti, il che ha fatto classificare questo ragno fra quelli non pericolosi. Il morso può comunque essere doloroso per la dimensione delle chele ma non velenoso. Chi ne trovasse un esemplare e riuscisse a catturarlo (non ci sono motivi per ucciderlo) può contattare l’Ente nazionale protezione animali che ne registra la presenza sul territorio italiano.