Voce di Napoli | Navigazione

Napoli come GTA, stese, inseguimento e spari in strada. Tre arresti: I NOMI

Hanno seminato il panico per le strade di Napoli dove, probabilmente dopo una stesa effettuata nel Rione Luzzatti, zona sotto il controllo del clan Mazzarella, hanno fatto ritorno nel quartiere Arenaccia trovando però sulla loro strada più pattuglie della polizia, allertate dalle segnalazioni tempestive di alcuni residenti. Tardo pomeriggio di pura follia quello che ha visto protagonista una paranza che viaggiava in sella ad almeno cinque scooter con fucili e pistole in bella mostra.

Al termine di un inseguimento spaventoso, dove più volte gli agenti si sono visti puntare armi contro e dove sono stati esplosi colpi in aria da parte dei criminali, la polizia è riuscita a intercettare due membri del commando, arrestando poco dopo una terza persona che custodiva cartucce e bomba artigianale nella sua officina.

Si tratta di Michele Di Mauro, 25anni, Vincenzo De Vivo, 31 anni, e Stefano Mattarella 24anni, tutti napoletani, sono stati arrestati dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale, supportati dagli uomini dei commissariati San Carlo Arena e Vasto Arenaccia. Non è chiaro se i tre hanno precedenti con la giustizia.

Il venticinquenne è ritenuto responsabile dei reati di detenzione e porto di arma comune da sparo con matricola abrasa, spari in luogo pubblico, resistenza a pubblico ufficiale; il 31enne per i reati di tentato omicidio, detenzione e porto di arma comune da sparo con matricola abrasa, spari in luogo pubblico e resistenza a pubblico ufficiale; il 24enne, infine, per detenzione di munizionamento e materiale esplodente.

Intorno alle 18 di martedì sera giungeva alla Sala Operativa una segnalazione nella quale veniva comunicato che in via Giuliano da Maiano, nel rione Luzzatti (tra Poggioreale e Gianturco) erano stati esplosi numerosi colpi d’arma da fuoco (almeno 10 i bossoli raccolti dalla polizia) contro il portone di uno stabile. Protagonisti dell’ennesima stesa diverse persone a bordo di motocicli e scooter, con volti travisati da sciarpe e caschi integrali.

Scattava, da parte della polizia, il piano di cinturazione, per bloccare ogni possibile via di fuga. Quasi immediatamente una volante è riuscita ad intercettare in via Filippo Maria Briganti un commando armato di almeno 5 scooter e motocicli con a bordo numerosi giovani che viaggiavano in direzione opposta di marcia rispetto alla volante verso viale Umberto Maddalena. Su almeno due delle moto in transito veniva notato che i passeggeri imbracciavano armi; due delle quali (probabilmente fucili) in bella mostra.

 

IL PRIMO ARRESTO – La pattuglia si metteva all’inseguimento dei centauri, non escludendo che si sarebbe potuto trattare degli stessi che poco prima avevano seminato il terrore nel rione Luzzatti. Il primo a essere stato bloccato ed arrestato è il 25enne Michele Di Mauro, che durante il rocambolesco inseguimento ha perso il controllo dello scooter Honda SH sul quale viaggiava, si è rialzato e ha continuato la fuga a piedi. Contestualmente un altro scooter del commando rallentava per recuperare il fuggitivo, ma i poliziotti riuscivano a raggiungerlo prima che si mettesse in salvo.

Il criminale, ormai in trappola, si è girato puntando un’arma contro i poliziotti che con determinazione sono riusciti ad immobilizzarlo e disarmarlo. L’arma, una pistola beretta calibro 7.65 con matricola abrasa è stata recuperata e sequestrata. Il resto del commando prendeva direzioni di fuga opposte. Mentre alcuni centauri si dirigevano verso piazza Di Vittorio, altri due scooter si dileguavano per viale Umberto Maddalena in direzione via Nuova del Campo.

IL SECONDO ARRESTO: SPARI IN ARIA TRA LA GENTE – In via Don Bosco è stato intercettato uno degli scooter, con tre persone travisate a bordo. Il passeggero centrale, durante le fasi dell’inseguimento, protrattosi per via D’Ambra in direzione di via Arenaccia, ha esploso con il fucile a pompa un colpo in aria. All’avvicinarsi delle pattuglie il terzo si girava in direzione dei poliziotti che li braccavano, puntando la pistola contro di loro.

Durante la fuga il conducente della moto, vistosi accerchiato, ha accelerato, sorpassando a destra alcuni veicoli incolonnati nel traffico cittadino. Le manovre spericolate sono costate caro al terzo passeggero che ha urtato violentemente il piede contro alcuni paletti di ferro installati al margine della strada. I tre, giunti in via Arenaccia, svoltavano ad alta velocità in via Gussone, dove i fuggitivi perdevano il controllo del motociclo e rovinavano al suolo. Immediatamente il conducente e il passeggero, armato di fucile, riuscivano ad alzarsi continuando la fuga a piedi, mentre il terzo passeggero, infortunato al piede è stato prontamente immobilizzato e disarmato dai poliziotti che lo inseguivano.

La pistola, una Brno Usa Rocky Oho, è stata messa in sicurezza: aveva il colpo in canna e cane armato; il 31enne ferito, che indossava ancora guanti in similpelle di colore nero, è stato in seguito condotto presso l’ospedale Cardarelli.

CITTADINI TERRORIZZATI – Gli altri agenti hanno inseguito i due fuggitivi appiedati, in possesso del fucile a pompa. Durante l’inseguimento il giovane delinquente che imbracciava l’arma lunga, non ha esitato a puntarla contro i poliziotti, continuando a scappare indietreggiando, fino a rifugiarsi in un passaggio pedonale che collega via Arenaccia con via SS Giovanni e Paolo. I poliziotti, con grande professionalità, dato l’affollamento della zona pedonale, hanno allentato la morsa sul fuggitivo per evitare che l’uomo potesse ancora esplodere dei colpi d’arma da fuoco e ferire persone innocenti. Contestualmente gli agenti hanno continuato a segnalare via radio tutti gli spostamenti dei due. In largo Nando Cilenti l’uomo armato di fucile l’ha abbandonato, per poi dileguarsi nei vicoli adiacenti. Il fucile, prontamente recuperato, un calibro dodici marca Hawk industries, aveva quattro cartucce nel serbatoio e una in canna.

IL TERZO ARRESTO – La Polizia di Stato ha quindi iniziato una serie di perquisizioni nei locali adiacenti alle vie di fuga utilizzate dal commando, nel corso delle quali alla via Calata Capodichino, presso una carrozzeria, i poliziotti hanno arrestato Stefano Mattarella. All’interno dell’autofficina i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato due ordigni posti su uno scaffale, mentre su una finestra hanno rinvenuto munizionamento di vario calibro, guanti in similpelle, passamontagna e kefiah, identici a quelli indossati e sequestrati agli arrestati.

Gli artificieri della Polizia di Stato hanno accertato che gli ordigni erano composti di polvere pirica, chiodi e vetro, con massa esplodente “scheggiante”. Proseguono le indagini della Polizia di Stato per identificare gli altri membri del commando armato.

Napoli Est, fermato gruppo di fuoco: sequestrate armi

Napoli Est, fermato gruppo di fuoco: sequestrate armi