Gli è stato diagnosticato un tumore maligno. Non c'è nulla da fare. Il caso denunciato come esempio di mala sanità in carcere
Dopo le puntuali denunce da parte della famiglia e dell’attivista Pietro Ioia, il detenuto Ciro Rigotti ha ottenuto il regime degli arresti domiciliari ospedalieri. L’uomo è adesso ricoverato presso l’ospedale Caldarelli.
Rigotti era detenuto nel carcere di Poggioreale. Secondo i familiari il suo sarebbe un caso di mala sanità in quanto la malattia non gli sarebbe stata diagnosticata nei tempi giusti impedendogli di accedere alle cure necessarie.
Così, nonostante il male incurabile, Rigotti è rimasto dietro le sbarre fino a quest’ultimo trasferimento al nosocomio napoletano. Per questa vicenda si è mosso anche il garante per i detenuti della Campania Samuele Ciambriello.
Nel video pubblicato da Fanpage si può ascoltare chiaramente l’appello fatto da Rigotti: “Non c’è la faccio più. Lasciateci morire a casa mia“.