Il tempo è galantuomo. Bisogna aspettare, confidare nell’idea e nella mentalità vincente di un allenatore che dal 2000 ad oggi non fa altro che lottare per vincere campionati e competizioni europee. Crocifiggere il gioco del nuovo Napoli di Ancelotti è da provinciali e “tifosotti”.
Il Napoli ha bisogno di tempo, cinque partite ufficiali sono ancora poche per dimostrare il valore di una rosa che è sicuramente all’altezza per raggiungere gli obiettivi minimi stagionali, ovvero: qualificazione in Champions in campionato e superamento della fase a gironi nonostante Psg e Liverpool.
Quest’ultimo obiettivo sembrerebbe azzardoso, in realtà si tratta di un’impresa a cui il Napoli in passato, con mezzi decisamente inferiore, ha già abituato i propri tifosi. Occorre dunque un pizzico di ottimismo e tanta pazienza, almeno in questo fase iniziale di stagione.
Anche nel primo anno di Sarri in panchina (e la rosa a disposizione non era sicuramente scadente) tifosi e addetti ai lavori hanno dovuto aspettare qualche mese per vedere la squadra esprimersi al meglio. Adesso dopo cinque gare ufficiali (3 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta), criticare a prescindere è quasi da trattamento sanitario obbligatorio.
Chi era abituato al “tiki-taka verticale” degli ultimi tre anni si rassegni: questo nuovo Napoli di Ancelotti giocherà in modo diverso, sempre dominante sull’avversario ma con un pizzico di concretezza e duttilità in più. Concretezza che con la Stella Rossa è però mancata ma ripeto, siamo all’inizio della stagione e gli errori sono ancora comprensibili.
Contro la modesta squadra serba si è giocato a una sola porta, sono state diverse le occasioni nitide create da Insigne e compagni. La palla non è entrata, pazienza. Ci saranno partite dove per far gol basterà davvero poco.
Lo stesso Milik (1 gol in cinque gare) va aspettato. Il polacco è prezioso per il gioco di Ancelotti (l’assist a Insigne con la Fiorentina ne è la dimostrazione) e tra qualche giornata inizierà a fare gol con maggiore regolarità. Il Napoli è in fase di assestamento, Ancelotti sta provando quasi tutti i giocatori che ha a disposizione. Sta sperimentando moduli e soluzioni anche a gare in corso.
Le prossime cinque gare prima della sosta contro Torino, Parma (turno infrasettimanale), Juve, Liverpool e Sassuolo, forniranno un quadro più completo delle potenzialità di questa squadra.