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De Laurentiis e l’ossessione Sarri: “Era disumano per i troppi esoneri”

Ossessione Sarri. De Laurentiis non riesce proprio a non parlare dell’ex allenatore del Napoli, dalla scorsa estate al Chelsea. A Belgrado, nel corso della rifinitura svolta dalla squadra di Ancelotti in vista della sfida di questa sera contro la Stella Rossa, valevole per la prima giornata della fase a gironi della Champions League, il presidente partenopeo continua a parlare del rapporto con l’allenatore toscano, riservandogli qualche velata frecciatina.

Questa volta ADL gioca “sporco” e fa riferimento agli esoneri accumulati in carriera da Sarri (quattro per la precisione in 28 anni di panchina: Arezzo, Verona, Perugia e Sorrento). “Sarri sta facendo molto bene” ha esordito De Laurentiis, poi lanciare la stoccata “però era una che aveva sofferto molte sconfitte nella vita perché veniva esonerato in continuazione. Delusioni che lo avevano disumanizzato, irrigidito nei rapporti umani. Ho scelto Carlo perché lo trovavo un uomo sereno, che aveva vinto ovunque, non aveva nulla da dimostrare. L’ho preso per dare certezze a quei calciatori che anche voi giornalisti una volta definite top player, una volta brocchi”.

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L’ennesimo messaggio lanciato a Sarri è probabilmente figlio dell’ansia da Champions che il presidente del Napoli vive dopo l’eliminazione, e i mancati introiti, dell’ultima fase a gironi. E’ del tutto fuori luogo continuare ancora a parlare dell’ex allenatore, denigrando soprattutto l’uomo Sarri. Così come è fuori luogo fare paragoni con Ancelotti, uno che non ha certo bisogno di presentazioni.