Per la nuova campagna pubblicitaria la nota piattaforma streaming ha giocato su più significati prendendo spunto dai disagi della viabilità cittadina
Una campagna pubblicitaria che si potrebbe definire di “guerrilla marketing“, cioè un insieme di manifesti affissi improvvisamente in più punti della città. Prima il gioco di parole “Basta Netflix” che ha un duplice significato: da una parte sostenere ironicamente le posizioni di chi è contrario all’avvento di queste piattaforme e alla fruizione di contenuti in streaming (“È la fine del cinema!“, hanno tuonato i più apocalittici).
Dall’altra dire senza senza se e senza ma che semplicemente “Basta Netflix“. E per cosa ci potrebbe bastare la nota piattaforma che è diventata ormai un gigante del nostro mercato? Bhe, per esempio, a Napoli potrebbe aiutare i cittadini a sopportare meglio i disagi che devono affrontare ogni giorno. Come quello del traffico e dell’attesa alle fermate dei bus con la speranza che prima o poi ne passi qualcuno.
Quindi, ecco la genialata scritta con caratteri cubitali: “Basta Netflix e da Posillipo all’Arenella ti fai mezza stagione” e sotto un pò più in piccolo: “Se il traffico di Napoli ti blocca, grazie a ‘Download&Go’ puoi andare avanti con la tua serie preferita mentre attraversi la città“. Insomma chiamateli stupidi! Non solo Netflix ha dimostrato di aver studiato bene il nostro mercato e la nostra società. Ma con intelligenza e simpatia ha sfruttato le lacune che caratterizzano alcuni servizi pubblici di Napoli.
Senza offendere o ricadere nei luoghi comuni, Netflix ci ha proposto una soluzione. Certo, io personalmente non girerei in città guardando una serie tv. Già mi basta il tempo dedicato al mio smartphone e al mio I-Pod, ma la pubblicità serve a creare un bisogno per poi vendere un prodotto che lo soddisfi. E in questo caso, Netflix, non si è manco dovuta sforzare più di tanto. Chapeaux!