E’ stata una giornata terribile quella dell’ultimo saluto a Michele Melillo e al piccolo Marcello (10 anni). Padre e figlio sono morti nell’incidente stradale avvenuto mercoledì mattina sull’A1 all’altezza di Orvieto. Le salme sonos tate condotte ad Alife, in provincia di Caserta, dopo tutti gli accertamenti del caso e alle 15 si sono tenute le esequie presso la chiesa di San Francesco a Caiazzo.
Nell’incidente è rimasta coinvolta anche la moglie Ester, ma non è in pericolo di vita.Il conducente del camion che avrebbe causato il terribile incidente mortale è stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo plurimo.
LA DINAMICA. La famiglia Melillo era partita da Caiazzo l’altra mattina per recarsi a Genova presso l’Istituto Gaslini per un controllo medico proprio al piccolo Marcello il quale aveva subito di recente un delicato intervento chirurgico. Lungo il tragitto di ritorno è avvenuta però la tragedia: uno scontro tra l’auto sulla quale viaggiavano e un mezzo pesante che non ha lasciato scampo alle due povere vittime. Secondo una prima ricostruzione della polizia stradale il tir, che trasportava pasta, ha improvvisamente sbandato, agganciando con il rimorchio l’auto della famiglia casertana che in quel momento lo stava sorpassando. L’auto sulla quale viaggiavano i tre è stata trascinata per alcuni metri dal semirimorchio venendo poi scagliata contro il new yersey in metallo e probabilmente sono state le scintille provocate dall’urto a generare il rogo fatale, insieme forse alla rottura dei serbatoi. Illeso il conducente dell’autoarticolato, un 59enne di origine bulgara, e la donna che viaggiava con lui.L’uomo è stato arrestato con l’accusa di omcidio plurimo colposo.