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Le mie vacanze da napoletano a Napoli

Una meraviglia da scoprire giorno dopo giorno, il mare, l'umanità e l'energia della gente. Ma troppi disservizi e degrado

Questa estate l’ho praticamente trascorsa a Napoli, la mia città. Qui ci sono nato e cresciuto tranne che per un breve periodo della mia vita. È stato in quei giorni che quando tornavo a casa, capivo cosa volesse dire essere un turista della propria città.

Bene, per 10 giorni durante questo mese di agosto, ho rivissuto questa sensazione. Per diversi motivi sono rimasto a Napoli e vivere d’estate questa città può farti scoprire tante cose nuove. Innanzitutto Napoli, come molte grandi grandi città, d’estate si svuota.

Questo permette a chi ci resta di godere al meglio delle sue bellezze. Poi, di questi tempi a Napoli ci sono moltissimi turisti. Vederli in giro per strada mi ha fatto capire quanto siamo impreparati a queste “invasioni” di persone provenienti da posti diversi dal nostro. E questo in barba alla nostra storia fatta di scambi e contaminazioni.

E come se l’infinita bellezza della nostra città sia costretta a convivere con una sorta di provincialismo che la costringe chiusa in gabbia. Tuttavia, passeggiare per le strade del centro storico, ammirare i vicoli dei Quartieri Spagnoli che si intrecciano per poi distendersi a Chiaia e a Toledo, andare al mare a Posillipo, rende Napoli una città perfetta nella quale trascorrere una vacanza.

Arte, cultura e monumenti da lasciare senza fiato, un tuffo, un giro in barca o in canoa nel mare del golfo. Restare incantati ogni qual volta si guarda un panorama. Andare a Pozzuoli, Capodimonte e nei locali a Bagnoli. Imbarcarsi per Capri, Ischia, Procida o decidere di fare un giro in Costiera. “Ubriacarsi” della storia millenaria di questi luoghi, saziarsi delle prelibatezze culinarie che offre questa terra e la sua tradizione. Il tutto a basso costo.

Una manna dal cielo per qualsiasi turista o cittadino. Peccato che “non è oro quel che luccica” e sono diverse le cose che impediscono a Napoli di essere una vera capitale del turismo mondiale. Ma anche di essere tra le città più vivibili d’Europa.

Infatti, tra servizi scadenti e un trasporto pubblico allo sfascio, Napoli non riesce a soddisfare tutte le necessità, non solo dei turisti ma anche dei cittadini. La poca organizzazione sul territorio e lo scarso uso delle nuove tecnologie, impedisce al capoluogo campano di offrire una vasta gamma di opportunità ai napoletani e una decorosa accoglienza a chi vuole trascorrere in città le proprie vacanze.

Come sempre sono stati i napoletani a sapersi adattare da soli a questi flussi turistici che hanno inondato le strade della città. Tra B&B, locali, eventi e guide turistiche, sono tante le novità commerciali che sono state aperte in centro e che hanno “colorato” e valorizzato la nostra Napoli(anche se molte di queste iniziative sono al limite della legalità).

Se aggiungiamo la scarsa manutenzione del manto stradale che caratterizza da anni alcune delle principali arterie cittadine e i cantieri perennemente aperti, viene fuori un ritratto di quella Napoli che non ci piace, vittima di stereotipi e luoghi comuni. Inoltre, purtroppo, negli ultimi tempi si stanno rivedendo in città cumuli di immondizia che con il caldo provocano puzza e non pochi disagi ai residenti.

Certo il problema è sia civico che politico. Ad un’amministrazione poco attenta nel garantire la legalità e la qualità della vita per i suoi cittadini, si è sommata anche la diseducazione e l’inciviltà di tante persone che sporcano e inquinano fregandosene del bene comune.

Insomma Napoli è l’inferno e il paradiso insieme. Per viverli basta fare un salto in questa città senza aspettare di passare a miglior vita. Questa è una grandezza, un modo di vivere le emozioni sempre al massimo. Ma tale caratteristica è anche una maledizione per i napoletani che vogliono vivere nella loro città facendo, perché no, anche i turisti.

Tuttavia, sono troppo innamorato della mia terra per “tradirla”. Questo non accadrà mai, posso solo augurarmi che la politica riesca a risolvere al più presto questi problemi. L’obiettivo deve essere quello di restituire a Napoli la sua dignità, rendendola una capitale del mondo e facendo in modo che possa riavere il ruolo che le spetta e che merita davvero.