Dopo la chiusura del calciomercato da giornalista sento il dovere di chiedere pubblicamente scusa per l’errore di valutazione fatto quest’anno. Ho sempre detto e ripetuto che non avrei mai creduto possibile che dopo il cambio tra Sarri ed Ancelotti il presidente Aurelio De Laurentiis avesse potuto produrre lo stesso film delle ultime stagioni. Quello di un mercato che si affida alla Provvidenza invece che alla programmazione. Eppure avevo molto apprezzato il mercato del Napoli di quest’anno. L’investimento su quello che può essere il portiere azzurro per i prossimi dieci anni (per di più ora anche coperto da un portiere di comprovata esperienza internazionale). La capacità di prendere rapidamente uno dei migliori giovani centrocampisti europei sottraendolo ad una folta concorrenza.
Il colpo sul sicuro con Simone Verdi, l’unico giocatore a cui ho visto segnare due goal su punizione con due piedi diversi nella stessa partita. La scelta di trattenere dei giocatori poco sfruttati in passato ma che quest’anno potrebbero tornare utili: Rog e Ounas su tutti. Di fronte a scelte così lungimiranti ho sempre detto e scritto che, dopo la cessione di Inglese, sarebbe certamente arrivato un altro centravanti, perché sarebbe stato impossibile fare lo stesso identico errore dello scorso anno quando privandosi di Pavoletti e Zapata il Napoli era rimasto con un unico centravanti di ruolo e di peso nella rosa. Ho passato gli ultimi giorni a tranquillizzare amici e tifosi che mi chiedevano del centravanti. Certo non sarebbero venuti Cavani o Benzema ma uno come Zaza (inteso come tipologia di ruolo, di età, di esperienza e di fascia di costo) il Napoli lo avrebbe certamente preso. E invece no. Anche stavolta lo stesso film.
Sembra un film con Gigi Proietti ed Enrico Montesano. Si tenta la Mandrakata. Si spera che Milik non becchi mai un raffreddore, che Mertens anche con gli schemi di Ancelotti si adatti a fare il centravanti o che magari con Carletto Verdi o Ounas diventino il nuovo falso nueve illuminato.Tutte speranze che il tifoso deve giustamente coltivare. Ma una società di calcio di alto livello dovrebbe invece programmare, non sperare. Operare in modo che non si rischi ogni anno di essere travolti da un infortunio o da un imprevisto. Come è stato fatto giustamente trattenendo Luperto in attesa di capire quando e come vedremo in campo Ghoulam. Come non è stato fatto ancora una volta in attacco dove si rigira lo stesso film. Quello a cui stavolta non avrei mai creduto. Chiedo scusa per la mia creduloneria.