Voce di Napoli | Navigazione

Rogo di Caivano, “quei rifiuti non dovevano essere lì”: sospetti su 4 persone

Autocombustione o la mano dolosa di chi con l’emergenza ha creato un business proficuo. Queste le ipotesi al vaglio degli inquirenti dopo il maxi incendio avvenuto mercoledì 25 luglio nell’area industriale di Pascarola, frazione di Caivano, comune a nord di Napoli.

Le tonnellate di scarti andate a fuoco nella ditta Di Gennaro SpA non dovevano essere lì. E’ quanto scrive il Corriere del Mezzogiorno che sottolinea che quei rifiuti dovevano essere smaltiti da mesi dopo quanto prescritto dai carabinieri della Forestale che meno di un anno fa, quando sono entrati in azione, erano coordinati da Sergio Costa, l’attuale ministro all’Ambiente che dirigeva il comando regionale del Corpo.

Gli scarti andati a fuoco era al centro di un procedimento amministrativo contestato dai militari che chiedevano l’immediata rimozione perché pericolosi per l’incolumità dei dipendenti dell’impianto. A fare chiarezza toccherà alla procura di Napoli nord, diretta da Francesco Greco e ai carabinieri del NOE che hanno sequestrato l’impianto di videosorveglianza presente nella zona per acquisire ulteriori informazioni su quanto accaduto 48 ore fa.

Da chiarire anche la presenza di quattro persone sorprese sul luogo del rogo mentre si allontanavano frettolosamente. I quattro si sarebbero giustificati dicendo di essere solo dei curiosi intenti a scattare foto. Sono inquadrati, non in volto perché distanti, mentre corrono verso la recinzione e la oltrepassano come se dovessero raccogliere qualcosa.