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La volgarità del Napoli e la comunicazione “supercazzola”

Il Napoli, utilizzando come megafono la propria radio ufficiale (Kiss Kiss Napoli), attacca le presunte bufale giornalistiche relative al calciomercato e addirittura lancia un sondaggio sui propri canali social per eleggere la fake news più eclatante.

Una caduta di stile, professionalità e modo di comunicare con l’esterno che ormai va ad aggiungersi a una bacheca, questa si, ricca di “titoli”. Aurelio De Laurentiis si è divertito come un matto in diretta radiofonica, spalleggiato dal giornalista (?) Valter De Maggio durante la trasmissione “Vero o falso”. Un siparietto di cattivo gusto che oltre a denigrare il lavoro dei tanti giornalisti che seguono le vicende della società partenopea, mette in risalto, ancora una volta, tutti i limiti di una società decisa a non voler fare quel salto di qualità che la proietterebbe in contesti decisamente più ambiziosi.

Se su De Laurentiis non si può dire nulla riguardo la sua gestione manageriale del club (i risultati degli ultimi dieci anni parlano da soli), si potrebbero invece scrivere saggi, libri e barzellette sulla gestione comunicativa e organizzativa, decisamente grottesca. Etichettare come bufale le notizie di calciomercato è fin troppo facile quando sei tu quello che deve investire per rinforzare una squadra affidata a uno degli allenatori più vincenti di sempre.

Dare in pasto alla stampa, settimane prima, il profilo di un obiettivo di mercato seguito dalla società (“un giocatore di 31 anni”) e poi smentire e definire “vecchi” giocatori che rispecchiano quelle caratteristiche (Di Maria, Benzema) è quasi da trattamento sanitario obbligatorio.

In realtà la comunicazione “nonsense” del Napoli potrebbe essere quasi ribattezzata “supercazzola” dal film “Amici miei” di Monicelli (tanto per restare in tema cinematografico tanto caro a De Laurentiis).

“Una frase – si legge su Wikipedia –  priva di senso logico composta da un insieme casuale di parole reali e inesistenti, esposta in modo ingannevolmente forbito e sicuro a interlocutori che, pur non capendo, alla fine la accettano come corretta”.

Supercazzola è parlare ogni paio di mesi della questione stadio di proprietà e del nuovo centro sportivo da costruire quando in 14 anni alla guida del Napoli non si ha tra le mani nulla di concreto (plusvalenze a parte).

Supercazzola è quando poche ore prima del passaggio ufficiale di Gonzalo Higuain alla Juventus a Dimaro il responsabile della comunicazione del Napoli, Nicola Lombardo, rassicurò i tifosi con le seguenti parole: “Il 25 di luglio, e spero sarete in molti, viene qui a Dimaro. Non possiamo stare qui a sentir parlare di ipotesi, è come se chiedessimo come vi sentireste se un asteroide adesso, improvvisamente, precipitasse dal cielo qui, in questa direzione”.

Supercazzola è andare nelle prossime settimane in giro per l’Europa per disputare tre amichevoli con la consapevolezza (almeno del Calcio Napoli) che non può essere utilizzato il centro sportivo di Castel Volturno perché i lavori programmati in estate sono ancora in corso e probabilmente termineranno dopo la prima giornata di campionato.

Supercazzola (e concludiamo anche se l’elenco è assai lungo) è dire di voler valutare bene l’attuale rosa durante le tre amichevoli che il Napoli disputerà in giro per l’Europa contro Liverpool (4 agosto), Borussia Dortmund (7 agosto) e Wolsfburg (11 agosto) per poi sostenere che si hanno ancora 20 giorni di tempo per comprare qualcuno (il mercato chiude il 17 agosto).