E’ un Aurelio De Laurentiis che parla a tutto campo quello intervistato a margine di “Generazione Var”, il convegno organizzato martedì mattina all’Università Federico II. Dalla questione Sarri al neo allenatore Ancelotti, passando per il calciomercato e per i lavori di ristrutturazione in corso al centro sportivo di Castel Volturno.
SARRI – Sulla separazione da Maurizio Sarri il presidente del Napoli non rivela ulteriori retroscena ma si limita a ripetere quanto già detto al termine della sfida contro il Crotone (“Il tempo era scaduto”). Sulla clausola e il futuro del tecnico toscano, ADL è stato chiaro: “Il Chelsea? Non ci sono stati contatti, nessuno mi ha chiamato. Non è che a qualcuno faccio sconto e ad altri no, non li faccio ai tifosi. La clausola è stata introdotta a difesa delle mie scelte quando le mie scelte non vengono rispettate e mi si chiede di modificare il contratto. Tu (Sarri, ndr) mi chiedi più soldi, li hai presi e ora la clausola va rispettata altrimenti il contratto non sarebbe bilaterale”.
ANCELOTTI – “Ho voluto Ancelotti perché è un grande che ha vinto dappertutto e quindi non ha la smania di dire. Se viene a Napoli vuol dire che gli piace il Napoli, gli piaccio io, che i giocatori che abbiamo gli piacciono, che la società gli piace – ha affermato – Questo mi convince più di ogni altra cosa”. “Non è uno che mi dà l’impressione di usare il Napoli per poi andare da qualche altra parte – ha sottolineato – perché noi siamo sempre stati, a torto e non a ragione, terra di conquista” “Con Carlo ci siamo sentiti negli anni varie volte ed è un uomo che mi ha dato sempre un senso di imparzialità e serenità. Quando richiedeva qualche giocatore e io rispondevo di no, non è che insisteva come Antonio Conte – ha concluso – Lui capiva con dolcezza, serenità e tranquillità”.
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MERCATO – Su eventuali acquisti ADL non si sbilancia ma si lascia andare ad una considerazione che potrebbe portare il Napoli a temporeggiare sul mercato in attesa delle valutazioni, che verranno fatte a Dimaro, del nuovo allenatore. Oltre a Rui Patricio tra i pali (ormai prossimo il suo trasferimento in azzurro), ci sarà in attacco anche l’ex Chievo Roberto Inglese. “Dobbiamo prima di tutto capire con Ancelotti, durante il ritiro – ha affermato – quali sono le possibilità del nostro gruppo esistente. Sono tanti i nostri calciatori in attacco. Sarebbe un torto a chi, con la fede, si è lasciato acquistare per il Napoli e magari non ha ancora mai giocato. Far credere che l’attacco sia una nostra priorità è un errore – ha concluso De Laurentiis – noi abbiamo altre priorità”.
BALOTELLI – Chiusura con stile invece per Mario Balotelli. “Non lo ho abbiamo preso in considerazione nonostante sia un bravissimo giocatore e straordinario attaccante”.
CASTEL VOLTURNO – “C’è un cantiere in piedi dall’ultimo giorno di campionato. I campi sono stati rivoluzionati e li abbiamo mostrati allo staff di Ancelotti. Ho portato con me un architetto fidato per disegnare il futuro, abbiamo ragionato con lo staff medico e persino con il cuoco per lavorare al meglio il prossimo anno”.
HAMSIK E LA CINA – “Gli ho detto, ‘ma dove vai? questa è casa tua’ e gli ho detto anche ‘poi se vuoi andare via, guarda che io non faccio sconti”.
INSIGNE CAPITANO? – “Lo è già, non serve una fascia in più per esserlo. Da napoletano non è mai facile giocare nel Napoli e lui al Napoli ci tiene molto”.
CANTERA – “I giovani? Abbiamo tirato fuori Insigne, adesso faremo lo stesso con Luperto (difensore 21enne reduce da un’ottima stagione ad Empoli, ndr). Vorremmo fare di più, ma qui non è facile. Bisognerebbe avere delle strutture adatte, noi siamo ancora sospesi con la questione San Paolo. Non sono aiutato dalla città. Dovremmo trovare spazi adatti e sindaci che ci danno una mano.
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