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Sospetta meningite, concessi i domiciliari al figlio del boss: è allarme nel carcere di Poggioreale

Gli sono stati concessi gli arresti domiciliari per una sospetta meningite ad Antonio Michele Elia, il 20enne figlio del boss dell’omonimo clan del Pallonetto di Santa Lucia a Napoli.

Al giovane, risvegliatosi il 18 maggio scorso dopo dieci giorni di coma nella terapia intensiva dell’ospedale CTO, dove è stato operato due volte al cervello, gli sarebbe stata diagnostica una forma di meningite ed è stato traferito al Cotugno, specializzato in malattie infettive.

Elia era detenuto nel carcere di Poggioreale. Nel penitenziario napoletano sono in corso accertamenti tra i detenuti che hanno avuto contatti con lui per accertare eventuali contagi. Al 20enne, difeso dai penalisti Raffaele Chiummariello e Marilù Mellino, sono stati concessi gli arresti domiciliari, disposti dal Gip del Tribunale di Napoli Federica Colucci, “per l’incompatibilità tra stato di detenzione e le sue condizioni”.

Il giovane da tempo accusava dei dolori alla testa fino al drammatico epilogo che ne ha causato il ricovero in codice rosso nelle scorse settimane.

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